domenica 29 maggio 2011

QUANDO TOGLIAMO QUALCOSA ALLA TERRA....


Quando togliamo qualcosa alla terra,
dobbiamo anche restituirle qualcosa.
Noi e la Terra dovremmo essere
compagni con uguali diritti.
Quello che noi rendiamo alla Terra
puo' essere una cosa così semplice
e allo stesso tempo così difficile
come il rispetto.
Jimmie Begay (Indiano Navajo)

DUE MASSIME DA TENERE A MENTE




PERCHE’ LE COSE CAMBINO
BISOGNA VEDERLE IN MODO DIVERSO


PER RICEVERE
BISOGNA DARE

IL DONO PREZIOSO



Ricorda sempre che tu sei un dono e tale devi essere per tutte le persone che ti circondano.
Non entrare nella vita di qualcuno se non riesci ad essere un dono.
Quando qualcuno entra inaspettatamente nella tua vita,
cerca di capire quale dono è venuto a ricevere da te.


Neale Donald Walsch"

martedì 24 maggio 2011

ENTRIAMO NEL MONDO MISTERIOSO E ARCAICO DEL LABIRINTO 3


 



Siamo al terzo appuntamento.
Stavolta parleremo dei labirinti dopo l’avvento del Cristianesimo. Questo simbolo cambia valenza e acquisisce un significato salvifico.
Vengono costruiti  labirinti sui pavimenti e sulle pareti delle chiese.
Due esempi sono quello di Lucca e quello di Chartres.



 Labirinto di Lucca
 (foto di Filippo Agostini)


 Disegno Labirinto di Chartres

Questi labirinti sono a 11 circuiti e sono suddivisi, come quelli romani, in quattro settori che però si percorrono in successione.
Quello di Lucca si trova sulla parete d’ingresso della chiesa di San Martino, la Cattedrale, e si può percorrere con il dito: è l’antesignano del moderno finger-labyrinth di cui parleremo in seguito.
Quello di Chartres oggi è coperto di sedie. Viene scoperto solo il venerdì e in occasioni speciali, quindi consiglio chi vuole andare a visitarlo e a percorrerlo di informarsi prima.
Questo tipo di labirinto veniva chiamato “il cammino di Gerusalemme” in quanto veniva percorso in ginocchio da chi non poteva effettuare il pellegrinaggio in Terra Santa.
Particolari le piante dei labirinti della Cattedrale di Amiens e di Reims (quest’ultimo distrutto nel 1778).

                                                                             Labirinto della Cattedrale di Amiens

 
 Labirinto della Cattedrale di Reims
                                                                      
In Italia ricordiamo quello di S. Vitale a Ravenna (si tratta di un mosaico pavimentale posto sotto la cupola), quello di San Michele Maggiore a Pavia (pavimentale anche questo: ne resta solo una parte in quanto l’altra è stata coperta da un altare nel 1592), San Pietro a Pontremoli (lastra di arenaria)  che apre anche un altro discorso che non si potrà affrontare in questi brevi cenni sul labirinto: il significato dei labirinti lungo le strade dei pellegrinaggi, in questo caso la via Francigena (Lucca, Pontremoli, Pavia).
Interessante l’uso che ne veniva fatto dal clero sempre in epoca antica in occasione della Pasqua.
Gernot Candolini nel suo libro Scoprire se stessi nel labirinto (Querinaria, Brescia, 2005) a pag. 22 scrive: “il labirinto nelle chiese gotiche veniva usato per una cerimonia pasquale: al vespro pasquale il decano o il vescovo danzava attraverso il labirinto “in tripudium”, battendo tre volte energicamente i piedi per terra, mentre i sacerdoti ballavano in cerchio intorno ad esso. La palla giallo oro, procurata dal sacerdote più giovane, veniva continuamente lanciata in avanti e indietro tra i sacerdoti e il decano. La palla simboleggiava il sole pasquale che sorge sul labirinto della vita. Dopo la danza pasquale si teneva un gran banchetto.”
Questa descrizione mi sembra una bellissima immagine che lega il labirinto alla spiritualità dell’uomo come è stato sin dalla sua origine.
Peccato che con il tempo si sia perso il valore di questo rito.
Candolini, che ha ritrovato le prove di questa cerimonia in alcuni registri parrocchiali di chiese francesi, afferma che essa venne soppressa con Decreto del Parlamento francese nel 1538.
Siamo già alla fine del nostro terzo appuntamento. Il prossimo sarà sul labirinto in epoca rinascimentale.

lunedì 23 maggio 2011

SAPERI E SAPORI SABINI - 29 MAGGIO 2011 A SELCI SABINA

Vi do il programma di questa giornata intensa e molto gradevole che avrà luogo a Selci domenica 29 maggio 2011. 
Alle 10 nella Sala Consiliare presenterò il mio libro Amori e Sapori in Sabina. Ricette e Spiritualità. Spero che alcuni di voi saranno presenti.
  
SAPERI E SAPORI SABINI

VIII SAGRA DEL FALLONE
Selci 29 Maggio 2011 ore 9.00-23,30


Tradizioni enogastronomiche e ricordi di altri tempi

...programma della giornata

Dall’alba al tramonto degustazione dei Falloni e di altri prodotti tipici locali
Dalle 13:00 sarà a disposizione uno spazio ristoro dove poter gustare il piatto unico “Sapori Sabini”

Mercatino delle cose usate – svuota la tua cantina e vieni a vendere o scambiare le tue cose – dalle 9:00 alle 19:00

GIOCHI DI STRADA- ALLA RISCOPERTA DEI GIOCHI DEI NONNI PER IL RECUPERO DELLE TRADIZIONI in collaborazione con l’Ass. Sportiva Giochi di Strada- Roma e il Circolo Bocciofilo S.Eleuterio di Selci - dalle 11.00 alle 13.00- dalle 15.00 alle 18.00

RUZZOLAndo NEL PASSATO: Dai bambini di una volta i giochi che aiutano a crescere
Incontro con la Dott.ssa Alessia dall’Argine, Psicologa-Psicoterapeuta e la Dott.ssa Dora Cirulli, Presidente dell’Ass. Giochi di Strada

LA BOTTEGA DI VINI ED OLI: degustazione di vini ed oli extra vergine d’oliva dei produttori locali

INCONTRO CON L’AUTORE: Renata Garutti presenta il suo libro “Amori e sapori in Sabina. Ricette e Spiritualità”

LABORATORIO PER LA REALIZZAZIONE DEI GIOCHI DEL PASSATO a cura del Prof. Delio Antonini con la collaborazione del Centro Sociale Anziani di Selci

LA STORIA SIAMO NOI- Mostra di fotografie, documenti e oggetti del secolo scorso e Video testimonianze del passato con la collaborazione del Centro Sociale Anziani di Selci

LEZIONE PRATICHE DI CUCINA- La preparazione dei falloni seguendo l’antica ricetta selciana

Inaugurazione del nuovo PARCO AVVENTURA… due percorsi sospesi tra gli alberi a diverse quote da terra, attività sportiva a contatto con la natura per bambini e adulti, per l’occasione INGRESSO GRATUITO

ESCURSIONI NATURALISTICHE GUIDATE A FONTE PASQUA

VISITE GUIDATE NEL CENTRO STORICO: Tra arte, storia e leggende

CONFERENZA SULLE ANTICHE FORNACI LATERIZIE DELLA SABINA DALL’Età ROMANA AD OGGI – a cura del Dott. Giorgio Filippi - Archeologo

OSPITE DELLA MANIFESTAZIONE, IL COMUNE DI VIANO (REGGIO EMILIA) CON UNO STAND GASTRONOMICO Degustazione di Parmigiano Reggiano e di “Erbazzone” tipica torta salata ripiena di verdure e formaggi

BIMBI E PONY- Giocare insieme ai pony e Fattoria didattica a cura del Centro Equestre Equiturist “GERONIMO”

Dalle 21.30… la spettacolare band dei “FOUR VEGAS” con il loro coinvolgente “Rock and Roll” ci riporterà nei favolosi anni 50 e 60 con i più famosi brani italiani e americani.

 

Per informazioni: Proloco di Selci
P.zza del Popolo, 1 int. 4  02040 - Selci Sabino (RI)
Tel./fax  0765 519138  -  Mobile - 339 2726768 - 3384472458
info@prolocoselci.itQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.  - www.prolocoselci.it

domenica 15 maggio 2011

ENTRIAMO NEL MONDO MISTERIOSO E ARCAICO DEL LABIRINTO 2


Eccoci alla seconda puntata della storia del labirinto. Stavolta parliamo dei labirinti in epoca romana.

ENTRIAMO NEL MONDO MISTERIOSO E ARCAICO DEL LABIRINTO 2

Di Renata M.L. Garutti




Prima di parlare del labirinto in epoca romana vorrei accennare al  significato della parola “labirinto”. Sono stati scritti fiumi di parole sulla sua etimologia e sul suo significato, ma in questo contesto mi limiterò solo a quattro significati:
- labrys, l’ascia bipenne simbolo regio a Creta, che indica la giustizia operante in ogni direzione;
- laura (miniera)  che fa pensare a costruzioni ipogee. Il primo a usare la parola labirinto fu Erodoto riferendosi al palazzo di Amenemhet III in Egitto, che consisteva in tremila stanze su due piani, uno dei quali sotterraneo e inaccessibile agli estranei).

Modello tridimensionale del palazzo di Amenemet III (Meride) su disegno di Petrie (1890)

- labirion (cunicolo) si riferisce ugualmente a costruzioni sotterranee e un esempio può essere rappresentato dal cosiddetto “Labirinto di Porsenna” costituito da una serie di cunicoli che si trovano sotto la città di Chiusi.

Labirinto di Porsenna - http://www.eutoscana.it
- labrinda (gioco della miniera) ci fa pensare al gioco dell’oca che sembra derivare dal “disco di Phestos”, scoperto a Creta nel 1908 e risalente al 2000 a.C.: disco di argilla del diametro di 20 cm in cui sono disegnate caselle disposte a spirale con numerose figure.


Disco di Phestos (foto R. Garutti)

I labirinti in epoca romana
Vediamo ora come si trasforma il labirinto in epoca romana. E’ sempre unicursale, ma diventa per lo più quadrato e viene suddiviso in quattro parti da percorrere in successione. Di solito è  a mosaico e viene disegnato sui pavimenti delle ville o nelle terme sia in Italia che nelle provincie dell’Impero. Sembra sia diventato uno strumento di propiziazione e di protezione magica. “La funzione apotropaica del labirinto è sottolineata dalla sua collocazione in prossimità dell’ingresso della villa, quasi a voler catturare fra le spire gli influssi malefici provenienti dall’esterno” (M.L. Reviglio della Veneria, Il labirinto, la paura del Minotauro e il piacere del giardino, Edizioni Polistampa, Firenze, 1998, p. 27). In epoca romana aveva anche una funzione ludica che fece dire a Plinio che i labirinti erano costruzioni costose e inutili (ibidem,  p. 26).
Quelli che sono giunti fino a noi sono soprattutto mosaici.
Eccone alcuni esempi.




Mosaico della Casa del Labirinto, Pompei



Labirinto inciso su un pilastro del peristilio della casa di Lucrezio a Pompei





Labirinto a mosaico trovato a Susa (Tunisia)

Spero di avere ancora una volta destato la vostra curiosità su questo archetipo antichissimo. La prossima volta parleremo dei labirinti nel  primo Cristianesimo.

giovedì 12 maggio 2011

I MIEI ARTICOLI SUL LABIRINTO

Ho iniziato a scrivere alcuni articoli sul labirinto sul mensile gratuito "Sabinashire".
Diciamo che sto scrivendo la storia del labirinto a puntate. Dato che Francesca Pastore, la Direttrice del giornale me lo ha concesso, ve li trascrivo un poco alla volta anche qui, così chi non può leggere il giornale perchè vive lontano da noi, lo può fare sul blog.


ENTRIAMO NEL MONDO MISTERIOSO E ARCAICO DEL LABIRINTO

Di Renata M.L. Garutti



Inizio mostrandovi il mio: un labirinto unicursale a sette circuiti del diametro di 7 metri.
Il labirinto è entrato nella mia vita alcuni anni fa, prima in sordina e poi è esploso e ho deciso di costruirne uno nel mio giardino. Ho scelto il posto, ho “sentito” che era giusto e ho iniziato a creare il “seed pattern” che è la base per disegnarlo o costruirlo (questo è spiegato nell’ultimo capitolo del mio libro “Amori e sapori in Sabina – Ricette e spiritualità” a pagg. 117-18 e chi non lo avesse ancora acquistato può farlo alla Libreria Moderna a Rieti, o ordinarlo alla propria libreria di fiducia, od online su IBS).
Per fare il “seed pattern” ho avuto bisogno dell’aiuto di mia madre: io sono negata per la matematica. Disegnata la base ho trovato amiche generose e volenterose che mi hanno aiutato a costruirlo!
E’ emozionante averlo vicino. Le persone che vengono a percorrerlo, mi dicono che sentono una grande energia. Io lo godo appena il tempo atmosferico e il mio tempo me lo permettono e soprattutto quando ne sento il bisogno!
Ma ora vorrei iniziare a raccontarvi la storia del labirinto partendo dai più antichi, quelli preistorici.
Di solito oggi, quando si parla di labirinto, ci si riferisce a luoghi tortuosi dove è facile perdersi, ma all’inizio non era così, anche perché i primi erano unicursali, cioè avevano un unico percorso verso il centro e ritorno. Ne abbiamo prove in ogni parte del mondo e probabilmente servivano come percorso iniziatico o prova. Molti sono stati trovati all’ingresso di grotte antichissime e dato che la grotta ha il significato di ventre della Dea Madre, essa veniva utilizzata sia come santuario che come luogo funerario. Se essa era considerata un santuario allora il labirinto aveva un significato di “guardiano della porta”, se era un luogo funerario segnava la divisione tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

Come ho scritto nella prima parte del manuale sul labirinto, che spero prima o poi, verrà pubblicato, esso ci riporta a Troia, infatti, per esempio quelli ritrovati in Scandinavia, di solito vicino al mare, vengono chiamati trojeborg

 


  Labirinto di pietra dell’isola di Wier (Finlandia)

 e anche un gioco, sembra importato da Julo in Italia e giocato anche in epoca romana, proviene da questa città. Ne è prova una splendida oinochoe ritrovata a Tragliatella, vicino Cerveteri, risalente al VII sec. a.C.



   









 Oinochoe di Tragliatella
 
Sto approfondendo l’argomento proprio ora e quindi se ne saprò di più ve lo farò sapere, anzi se qualcuno di voi avesse qualche notizia vi sarei grata se me la facesse avere. Quando si ama un argomento è sempre un “work in progress” non si finisce mai di imparare e di apprendere!
Visto lo spazio limitato sto facendo solo alcuni brevissimi cenni. Non vi parlerò dell’origine della parola, perché sono stati scritti fiumi di parole in proposito. Ma è importante che dica che il labirinto è, come tutti sanno, legato a Cnosso e al mito di Teseo e Arianna e allo stesso mito è legata una danza, la danza della gru, che sembra ballassero Teseo e i suoi amici sull’isola di Nasso, dove poi egli abbandonò Arianna. Questa danza è giunta fino a noi e si balla ancora in Sardegna e nei paesi balcanici in occasioni di ricorrenze come matrimoni, fidanzamenti, ecc. Le persone ballano in cerchio, intorno a una colonna sia in un senso che nell’altro e c’è una persona che porta un fazzoletto bianco, che simboleggia il filo di Arianna!!
Vorrei farvi vedere alcune foto di labirinti unicursali che sono stati trovati in tutti i posti del mondo:
   
                                                   



 









  Tomba di Luzzana, Sardegna (4.000 a.C.?)



Moneti cretesi risalenti al 300/100 a.C.



 









 Labirinto indiano inciso su una roccia a Tikla, Madhya Pradesh (250
                                          a.C.)



                             






Labirinto inciso su una colonna della Moschea di Tall nel Nord del Pakistan

Purtroppo ci sarebbe tanto da dire, ma lo spazio è poco e quindi spero solo di avere stuzzicato la vostra curiosità sull’argomento.
La prossima volta vi parlerò dei labirinti in epoca romana.


GIORNATA YOGA NEL PARCO DELL'APPIA ANTICA

ESSERE UNO CON MADRE TERRA

Il mondo sta cambiando, la materia si sta risvegliano, dissolvendo il velo che l’ha avvolta finora: il campo elettromagnetico. Nuovi scenari si presentano per l’umanità, impensabili universi.

Ricordiamo chi siamo, ritroviamo la gioia dell’anima, riprendiamo il contatto con la Madre Terra.

Essa è viva. Essa è scintillante ed è in comunione con noi in una connessione totale e perfetta.


Sabato 21 Maggio 2010

Casale Fazio

Via di Vallericcia snc - Roma

Giornata di Yoga Integrale per risvegliare l’amore per Se stessi e per Madre Terra

Programma della giornata

Ore 12.00: Hatha Yoga – Surya Namaskara - Riconnessione con il nostro corpo
Ore 13.00: Sandhya (pratica vedica – momento di congiunzione cosmica) – Riconnessione con il Sé Superiore.
Ore 13,20: Pranzo vegetariano
Ore 15,00: Passeggiata nel parco dell’Appia Antica- Pratichiamo la Meditazione dinamica nel Silenzio e nell’Osservazione della natura, nell’attimo presente. Concentrazione.
Ore 16,00: Archana (pratica vedica di purificazione attraverso la ripetizione di mantra)
Ore 16,30: aspetti propedeutici al Pranayama
Ore 17,00: Nidra Yoga – Interiorizzazione
Ore 18,00: Om Healing (Pratica universale di canto del sacro Om)

Il programma sarà condotto da discepoli diretti di Sri Tathata
Ogni partecipante dovrà portare con se un tappetino, una coperta e un cuscino.
Si consiglia un abbigliamento comodo e colori chiari.

E' necessario effettuare l’iscrizione entro mercoledì 18 maggio scrivendo all’indirizzo unnuovomondoepossibile@gmail.com

Per informazioni : + 39 339 6080061 (Anandamayi) oppure +39 333 7784840 (Anjushri)
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martedì 10 maggio 2011

LABORATORIO DI CANTO ENERGETICO E MEDITAZIONE SUL SUONO CON OSCAR BONELLI

LE VIBRAZIONI DELLA VOCE SONO COME MOLECOLE, DEI CORPI PURI CHE SI
INSCRIVONO NELLA MEMORIA DEL NOSTRO ORGANISMO, NELLA CARATTERISTICA
TONALE DI OGNI LUOGO. SERVIRSENE COME STRUMENTO DI ARMONIZZAZIONE E DI
GUARIGIONE SIGNIFICA CANTARE L’ESSERE E IL RINASCERE NELLE SUE ENERGIE
CREATRICI E NEI SUOI SILENZI INTERIORI.
UN LABORATORIO CHE CI PORTA A SPERIMENTARE E A

PRENDERE COSCIENZA
DELLE NOSTRE VIBRAZIONI, DELLE NOSTRE POTENZIALITA’

DI ASCOLTO ED
EMISSIONE DEL SUONO:ABBADONARSI AD ESSO TRAMITE TECNICHE DI
MEDITAZIONE E LASCIARSI GUIDARE E’ UN’ ESPERIENZA OGNI VOLTA NUOVA.
LE CAMPANE TIBETANE, L'ARMONIUM ED ALTRI STRUMENTI CI AIUTERANNO E CI
PARLERANNO NEL NOSTRO CAMMINO. L'IMPORTANTE E' INIZIARE A CAPIRE IL NOSTRO
CODICE DI ASCOLTO. GLI ARMONICI SONO GIA' PRESENTI IN NOI MA NESSUNO SE NE
ACCORGE FINO A QUANDO NON AVVIENE IL CAMBIAMENTO. PER PRIMO E' IL NOSTRO
UDITO A CAMBIARE: RIUSCIAMO A SENTIRE COSE CHE PRIMA CI ERANO NASCOSTE.
POI CAMBIA LA NOSTRA VOCE: RIUSCIAMO A PRODURRE SUONI CHE NON
RIUSCIVAMO A CREARE PRIMA. INFINE, CAMBIA LA NOSTRA COSCIENZA ED ALTRE
REALTA' SI RIVELANO ALLA NOSTRA CONSAPEVOLEZZA.
DOMENICA 15 MAGGIO 2011
DALLE ORE 18,00 ALLE 21,00
PRESSO IL POLO CULTURALE SERAPHICUM
VIA DEL SERAFICO 1 – ROMA (metrò eur laurentina)
PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI


(DA EFFETTUARE ENTRO GIOVEDI’ 12 MAGGIO)
Cell: 339 6080061 - 333 7784840


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martedì 3 maggio 2011

XI CIRCOLO DI LETTURA

XI Circolo di lettura all’Hotel Serena di Rieti

Un giorno per le nostre letture

Venerdì 27 maggio 2011 alle ore 18,30

presso l’Hotel Serena di Rieti


undicesimo incontro del Circolo di Lettur a organizzato in collaborazione con l’editore romano Giulio Perrone.

Il progetto nasce dalla necessità di creare momenti di incontro in cui sia possibile discutere di libri e recuperare la dimensione comune della lettura, considerata non più solamente come uno spazio intimo e personale, ma collettivo e di condivisione delle emozioni suscitate dai libri.
I libri scelti per il prossimo incontro sono:

http://giulioperroneditore.it/node/80

e di nuovo

Mediterraneo – Nuovo breviario di Predrag Matvejevic

La partecipazione al circolo di lettura è assolutamente gratuita.

Per chi lo desidera segue cena a € 18,00.

Si prega di comunicare la propria adesione a Renata Garutti: 347-5241844 o
remaluga@gmail.com

lunedì 2 maggio 2011

IL SALUTO D'AMORE DI SAI BABA - da KIARA WINDRIDER

durante il ritiro spirituale in Austria
MESSAGGIO DI SAI BABA canalizzato da Kiara Windrider

I Miei devoti in tutto il mondo stanno lottando per cercare di capire cos’è accaduto. Pensano che Io sia morto.

Ma com’è possibile? Per tutti questi anni il Mio insegnamento si è centrato sull’assenza della morte. La morte dell’ego e l’immortalità dello Spirito. I corpi deperiscono e muoiono poiché, nello stadio in cui sono attualmente, i corpi non sono ancora pronti per altre possibilità.

Se fosse stato necessario avrei potuto rimanere nel Mio corpo. Ma non lo era. Adesso c’è bisogno che rimaniate voi nei vostri corpi. Gli Avatar di quest’Era siete voi. E’ stato questo il Mio insegnamento per tutto questo tempo. Siamo tutti Dei. Perché scegliete di focalizzarvi esclusivamente su di Me?
E si, in quel passaggio di morte fisica in qualche modo diviene possibile comprenderlo più pienamente.

Tuttavia ci sono cose che non comprendete e che vorrei condividere con voi.

Questo è quanto accade nel passaggio fra ciò che chiamiamo “morte” e ciò che chiamiamo “vita”, fra il vivere e il morire, che in realtà non sono poi così diversi.

Se voi foste totalmente consapevoli, sareste coscienti delle molte realtà e co-esistereste in esse. E realizzereste che questa distinzione fra la morte e la vita è artificiale e inesistente.

Ciò che sta accadendo ora sta creando un ponte fra i mondi, un ponte fra il Kali Yuga e il Sathya Yuga, da un’era di tenebra in un’Era di Luce. Per tutto questo tempo questo è stato il Mio scopo: essere un portale. Non tanto d’insegnarlo, quanto di esserlo. Ed ispirare ognuno di voi a diventarlo.

Sentite questo portale d’ingresso dentro di voi? Riuscite a catturare un frammento di possibilità di potervici immergere? Mentre ero nel corpo sono stato in grado di aiutare molti a trovarlo e continuerò a farlo, continuerò ad aiutare tutti a trovare questa via d’accesso. Essendo l’Avatar di quest’Era, questo è stata la Mia chiamata, il Mio scopo, la Mia missione.

E mentre attuo il passaggio dal Mio corpo, per voi giunge il momento di sapere che il tempo della venuta di un’Avatar in un singolo corpo adesso è finito.

Come disse Gesù: “quando tornerò al Padre, tutti voi diverrete in grado di manifestare questa realtà divina”. Se non ci avete creduto allora, forse ci crederete adesso. Perché l’era dei miracoli è qui. E in piccola parte ve l’ho dimostrato, mentre voi lo dimostrerete in modo grandioso. Perché la nascita della vostra Coscienza è il vero miracolo. E questo miracolo è iniziato.

In questo momento il vostro attaccamento a Me, in forma fisica, era troppo grande per questo ho dovuto lasciarmi alle spalle questa Forma affinché poteste comprendere chi siete e crederci davvero.

Chi siete? Chi siete? Non l’illusione di questo corpo, di questa personalità che esiste in un’unica dimensione di realtà… Chiamatemi e ve lo insegnerò. E quando adesso dico “IO”, non intendo la forma incarnata in un corpo.

Chiamatemi sottoforma delle Presenza IO SONO che esiste all’interno di tutti gli esseri e dentro di voi. Questo è il Mio insegnamento mentre in questo giorno di Resurrezione esco di scena. Ma la mia uscita è anche un’entrata. Una porta si apre, un’altra si chiude. Una si chiude e un’altra si apre. Le vie d’accesso sono per sempre aperte. Aprite adesso la porta del vostro cuore, come Yogananda vi ha chiesto di fare …

“Per Te spalanco le porte del mio cuore… per Te spalanco le porte del mio cuore… notte e giorno, notte e giorno, Ti cerco notte e giorno..”

Vorrei che spalancaste il vostro cuore a tutta la vita, un cuore più spalancato che mai. Aprite i cuori a ciò che conoscete, ma anche a ciò che ancora non conoscete. In questo modo sbocciano i misteri della vita e accadono miracoli.

Lasciate andare i limiti della mente piccola e meschina, tutti quei limiti che vi tengono nell’illusione della vita. Non sono mai rimasto intrappolato in un corpo e mai sono intrappolato fuori dal corpo. Ciò che vi causa sofferenza è l’illusione che io fossi il corpo, la stessa illusione che causa la sofferenza nelle vostre vite, in quello che voi dite essere il vostro dolore.

Adesso è il momento. E’ tempo che liberiate voi stessi di modo da poter liberare l’universo.

L’universo vive in voi e non vi serve altro che aprire gli occhi per vedere, aprire i cuori per vedere, per rivelarlo affinché tutti lo vedano. Questo è il Mio lavoro con voi, ora.

Il nuovo compito è iniziato. Così come nel giorno di Pentecoste lo Spirito Santo discese 40 giorni dopo la morte di Gesù, ora è il tempo che lo Spirito Santo in voi, lo Spirito di Dio, l’Atman interiore, si risvegli in tutta la sua bellezza miracolosa. Se riuscite a vedere la bellezza interiore dentro di voi, la riuscite a vedere anche tutt’intorno. E riuscite anche ad entrare nel cuore della materia e trasformarla.

Ascoltate, ascoltate intorno. Cosa sentite? Guardatevi intorno: cosa vedete? Percepite ciò che avete dentro: che cosa sperimentate? Che cosa sta dicendo il cuore? Potete vivere centrati in quel luogo in ogni istante? Dite che è troppo doloroso farlo? Ma quanto più doloroso è vivere senza cuore? Fatevi questa domanda, non solo per voi stessi ma per tutti coloro che avete intorno e che contano su di voi per aprire questa via d’accesso che mostra la realtà.

E’ finito il tempo di vivere a metà. Vivere a metà è la morte stessa.

Se davvero morite a voi stessi, rinascete a tutto ciò che è. Ecco ciò che sono qui ora ad insegnarvi. Vi prego di custodire questo insegnamento nel profondo di voi stessi e vi prego d’insegnarlo a tutti coloro che incontrate. Perché è l’unico insegnamento che ora conta. Tutto il resto è asilo.

Si. La vita è un gioco… giocatela! Il Mio amore è con voi. Qualsiasi forma, qualsiasi nome vedete non è importante. IO SONO VOI, ecco ciò che conta.

Baba

SAI BABA

Sai Baba è nato il 23 Nov. 1926 a Puttaparthi,
un piccolo villaggio nel centro-sud dell'lndia
e lì ha lasciato il corpo il 24 aprile 2011.
Il miracolo più grande e indiscutibile
che i suoi devoti gli riconoscono
è quello di riuscire a cambiare
l'esistenza delle persone.

Sai Baba non ha dato importanza ai Suoi miracoli,
li ha definiti solo uno stratagemma per attirare
l'attenzione di quanti sono troppo distratti
da pensieri, vicende, preoccupazioni.

"Non date importanza ai miracoli.
Non esagerate il loro significato.
La grandezza del mio potere
non sta in questi miracoli, ma
consiste solo nel mio Amore.
Tutti i miracoli apparenti
non sono che goccioline
di quell'oceano d'Amore.
Non fatevi abbagliare
dalle goccioline.
Intravedete
l'oceano e
e tuffatevi
profondamente
in esso”.
(Sai Baba)

Sai Baba pur se nato nel contesto indù,
ha riconosciuto la legittimità di ogni
tradizione e istituzione religiosa.
Ma lui le ha trascese tutte.

Secondo Sai Baba bisogna onorare Dio
nella forma da cui ognuno si sente attratto
e nella quale si è stabilito per cultura
o educazione e seguire gli insegnamenti
e i modi di culto e di preghiera della propria
tradizione religiosa, fino a quando il ricercatore
non giunga a trascendere la religiosità
a favore della spiritualità, passando così
da una ricerca esteriore a quella interiore.

"C'è una sola razza: la razza dell'umanità.
C'è una sola religione: la religione dell'Amore.
C'è un solo linguaggio: il linguaggio del cuore.
C'è un solo Dio: Egli è onnipresente." (Sai Baba)

Sai Baba è un Maestro Spirituale, e aiuta l'individuo
a divenire consapevole della Divinità insita in lui e
a comportarsi coerentemente con questa verità.

"Nell'uomo c'è la Verità.
Nell'uomo c'è la Saggezza.
Nell'uomo c'è l'Infinito."
(Sai Baba)

Stimola l'uomo a compiere
il proprio dovere nei riguardi
di sé stesso, della famiglia
e dell'umanità intera.

"Incomincia il giorno con Amore.
Riempi il giorno con Amore.
Trascorri il giorno con Amore.
Concludi il giorno con Amore.
Questa è la strada che porta a Dio."
(Sai Baba)

Raccomanda la coerenza
tra Pensiero, Parola e Azione.

"Le parole non fanno i Valori Umani.
Esprimete il vostro pensiero,
ma poi mettete in pratica
quanto avete pensato e detto.”
(Sai Baba)

Esorta tutti ad essere
una presenza d'Amore

"Come un filo attraversa
una serie di brillanti,
cosi il filo dell'Amore
trapassa e lega insieme
tutti gli esseri umani.
Il Principio dell'Amore
è la più grande
forza di coesione
che unisce tutte
le pratiche spirituali,
tutte le religioni,
tutte le fedi,
tutte le Scritture,
tutte le filosofie”.
(Sai Baba)

In breve, l'insegnamento
di questo grande Maestro
può trasmettere molta luce
a quanti davvero desiderano
fare grandi progressi spirituali.

(D.B.)
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