giovedì 12 settembre 2013

APPIAAPIEDI



Appiappiedi - Autunno sull'Appia Antica

comunicato
Dopo la pausa estiva, domenica 15 settembre la Soprintendenza Speciale per i Beni
Archeologici di Roma
riprende il programma di visite guidate APPIAPPIEDI.
Trekking, archeologia, storia e natura si fondono in un unico suggestivo percorso, che mette in
luce l’importanza della tutela del patrimonio storico e consente un viaggio attraverso il tempo,
raccontato dai monumenti che si incontrano lungo via Appia Antica, la regina viarum che
conduceva in Grecia.

ORE 10.30 APPUNTAMENTO A VILLA DEI QUINTILI, VIA APPIA NUOVA 1062, OGNI
DOMENICA D’AUTUNNO FINO AL 20 OTTOBRE.


L’Appia Antica, tra tutte le strade quella più ricca di memorie, fu crocevia di popoli e di genti a
partire dal 312 a.C., anno in cui il censore Appio Claudio Cieco ne fece tracciare il percorso da
Roma a Capua. Il successivo prolungamento fino a Brindisi, porto per la Grecia e l’Oriente, fu
compiuto nel 191 a. C. e testimonia la conquista romana della penisola e dell’espansionismo in
Oriente. L’Appia Antica è stata poi nei secoli il lungo percorso del cammino dei pellegrini e poi lo
straordinario teatro del Grand Tour settecentesco che l’ha consacrata nei paesaggi dei grandi pittori
e nella letteratura d’Europa.

La passeggiata lungo la via Appia comincia da Villa dei Quintili, dal nome dei due fratelli consoli
nel 151 d.C., celebri per nobiltà e ricchezza, come attesta la loro sontuosa residenza della quale si
impossessò l’imperatore Commodo dopo averli fatti uccidere. Un ninfeo e le terme private, zone
residenziali con riscaldamento interno, mosaici di raffinate geometrie e vivaci colori, la sala
ottagona per i ricevimenti sono tracce della magnificenza della villa giunte sino a noi.

Dopo un affaccio sull’adiacente area di S. Maria Nova, di cui fa parte il casale di epoca medievale
costruito su una cisterna a due piani di età imperiale, si prosegue il percorso lungo la regina
viarum. All’altezza del V miglio comincia il tratto più monumentale della strada che conduce
verso la città, di grande fascino per il basolato e le crepidini antiche, mentre lungo il ciglio della
strada, su entrambe i lati, si susseguono edifici sepolcrali realizzati con diverse tecniche edilizie
che vanno dall’età repubblicana alla tarda età imperiale. Tombe collettive, sepolcri individuali, di
famiglia, colombari di forme e dimensioni differenti, tutti sono depositari di un racconto che
ancora si legge sulle epigrafi che ricordano antiche e illustri famiglie romane e che accompagnano
lungo tutto il tragitto della visita.
Ci si inoltra quindi nel territorio che fu teatro del duello degli Orazi e Curiazi nel VII sec. a.C.
dove sorge un tumulo detto dei Curiazi sormontato da una torre cilindrica, mentre poco più
avanti sono stati individuati i due tumuli attribuiti agli Orazi. Non lontano si trova il sepolcro
definito “a piramide”
, per la forma dell’imponente nucleo in calcestruzzo di selce, ipoteticamente
attribuito ai fratelli Quintili.
Proseguendo in questo museo a cielo aperto immerso nella campagna romana, si giunge a Villa
Capo di Bove
dove è venuto alla luce l’impianto termale di un’antica abitazione romana databile
al II secolo d. C. Il ritrovamento di mosaici, di numerosi frammenti di marmi policromi, alcuni dei
quali ancora in situ, e di porzioni di intonaco dipinto rivela la particolare eleganza e raffinatezza
degli ambienti.
Il percorso APPIAPPIEDI termina con la visita del sepolcro meglio conservato della via, il
mausoleo di Cecilia Metella, databile all’ultimo quarto del I secolo a. C. Dopo il periodo di
decadenza seguito alla caduta dell’Impero Romano, la Via Appia diventa nel sec. XI patrimonio di
San Pietro e da qui di varie famiglie baronali e comitali romane. I conti di Tuscolo trasformarono il
sepolcro di Cecilia Metella in fortezza e dal 1303 papa Bonifacio VIII Caetani la inglobò nel borgo
fortificato che fece costruire a cavallo dell’Appia, il castrum Caetani. La famiglia Caetani impose
poi il pagamento di un pedaggio per merci e viaggiatori che transitavano sulla strada. All’area
appartiene anche la chiesa di S. Nicola, prezioso esempio di architettura gotica a Roma.

INFORMAZIONI TECNICHE

Date APPIAPPIEDI: le domeniche 15, 22, 29 settembre e 6, 13, 20 ottobre

Biglietto ai siti archeologici: 7 euro valido sette giorni, consente anche la visita delle Terme di
Caracalla. Ridotto e gratuito secondo le categorie di legge

Visita guidata: 8 euro. Previste facilitazioni per le famiglie

Durata della visita: 2 ore e 30 minuti. Copre un percorso di circa 2,5 km

Brunch: a Villa Capo di Bove sarà disponibile al costo di 7,50 euro un
cestino brunch

Inizio percorso APPIAPPIEDI: ore 10.30 Villa dei Quintili, Via Appia Nuova 1092

Informazioni e prenotazioni: tel. 0639967700 www.coopculture.it

Per raggiungere Villa dei Quintili (inizio del percorso) e tornare a Capo di Bove (termine del
percorso): Metro A Fermata Colli Albani (parcheggio auto) autobus 664 – 663 scendere a Villa dei
Quintili, qui inizia il percorso – trekking archeologico. Da Capo di Bove, autobus 660 fino a Metro
A Colli Albani. Possibilità di parcheggio nei pressi di Cecilia Metella per raggiungere Villa dei
Quintili in autobus

Ufficio stampa Electa
per la Soprintendenza speciale
per i beni archeologici di Roma
Gabriella Gatto
tel. 39 06 47 497 462
press.electamusei@mondadori.it

Ufficio stampa Coopculture
Leonardo Guarnieri
tel. 0639080745 – cell. 3294983652
l.guarnieri@coopculture.it

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