venerdì 29 novembre 2013

XII Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, Palazzo dei Congressi EUR ROMA

VENERDI' 6 DICEMBRE ALLE ORE 12,00  
SALA TURCHESE


Donatella Paradisi presenta il suo nuovo libro "La notte di San Giovanni - La seconda indagine di Nunziata", Robin Edizioni.
Interverranno Claudio Rendina e Lilli Garrone con il coordinamento di Mariangela Mincione.


Consiglio vivamente a chi può di partecipare. Il primo libro era molto interessante e sono proprio curiosa di scoprire su cosa indagherà  stavolta Nunziata!

martedì 26 novembre 2013

ALBERI DI NATALE di FRITTATA al FORNO



INGREDIENTI
  • 1 porro grande
  • 80 ml di latte
  • 1 patata grande
  • 1 noce di burro
  • 3 cucchiai di farina di ceci
  • 30 g di parmigiano o grana padano grattugiato
  • 3 uova
  • prezzemolo tritato
  • mandorle a lamelle qb
  • sale e pepe
  • olio extra vergine d’oliva
Lavare bene il porro, asciugarlo e tagliarlo a rondelle sottili.
Pelare la patata e tagliarla a dadini piccoli.
In un tegame sciogliere il burro, poi unirvi i porri. Salare e pepare.
Far appassire un po’ i porri poi aggiungere i dadini di patata e cuocere per alcuni minuti.
Aggiungere il latte, portare ad ebollizione e cuocere a fuoco dolce mescolando di tanto in tanto.
Quando il latte si sarà assorbito e la patata risulterà morbida, trasferire il tutto in un frullatore. Aggiungere le uova intere, un po’ di prezzemolo, la farina di ceci, il parmigiano ed un cucchiaio di olio.
 Frullare fino ad ottenere un composto omogeneo.
Regolare di sale e versare il composto negli stampini monoporzione (io ho utilizzato degli stampi in silicone e quindi non ho dovuto imburrarli) o in una teglia rivestita con carta da forno.
Infornare la frittata al forno a 180° per 20/25 minuti o almeno finché risulterà dorata.
Togliere gli alberelli dallo stampo, girarli e metterli su una teglia con della carta da forno. Cospargerli con delle lamelle di mandorla e rimetterli in forno per qualche minuto.






http://blog.giallozafferano.it/paola67/alberi-di-natale-di-frittata-al-forno/

SOLE IN SAGITTARIO E LUNA IN VERGINE


Il Sole è in Sagittario e la Luna in Vergine fino alle 22:59 del 27 novembre 2013. Non scoraggiatevi se l'entusiasmo per un sogno, una visione, un ardito progetto sembra venir meno. Forse alcune ore o giorni fa, tutto sembrava meraviglioso e chiaro, mentre ora appaiono le prime nuvole o siamo nel bel mezzo di un temporale. Vi posso assicurare che il Sole continua ad esistere oltre il cielo nuvoloso e nelle notti più oscure. Anzi, la sua presenza, con tutto ciò che di luminoso risplende nella nostra vita, è ancora più forte in questi momenti di apparente nuvolosità. Il Sagittario fornisce lo slancio e la gioia per i sogni più arditi, individua il bersaglio e fa centro. Poi la Vergine si mette al lavoro, per costruire questi sogni, per realizzarli con cura in tutti i particolari. Certo, è facile eccitarsi al pensiero di un traguardo ambito, mentre occorre molta energia e coraggio per scegliere di mettersi in viaggio per raggiungere il luogo dei nostri sogni. Le nuvole possono giungere perché ci siamo lasciati prendere da paure e distrazioni, continuando a ritardare la partenza. In questo caso, il malessere è quello dell'anima, ancora una volta bloccata e delusa dalla nostra mancanza di fiducia. Allora qui, si tratta di essere onesti con noi stessi, accettando le conseguenze di quanto decideremo di fare... Se invece, abbiamo risposto alla chiamata dell'anima, partendo per il viaggio, allora le nuvole fanno parte del viaggio stesso, sono quanto stiamo lasciando andare, e si tratta solo di procedere avanti e remare. Il Sagittario individua la meta e parte con entusiasmo, identifica il sogno e ci salta dentro con coraggio. La Vergine semplicemente si mette devota al lavoro e costruisce il sogno mattone su mattone. Ecco perché questa è una gran combinazione!

Franco Santoro
Astrosciamanesimo su fb




lunedì 25 novembre 2013

IL CORPO SOMATIZZA I MALESSERI DELLO SPIRITO



Il nostro corpo somatizza nella sua materia quello che lo spirito subisce in tutta la nostra anima, quello che il nostro inconscio tace, lo urlano le nostre malattie dolori e malesseri. La malattia è un conflitto tra la personalità e l'anima. Quando ti manca calore affettivo, basta una minima frescata di vento freddo e subito prendi un raffreddore. Il raffreddore "cola" quando il corpo non piange. Forti mali di schiena (ovvio non causati da un peso caricato male) ti dicono che stai subendo un dolore, porti con te un peso un trauma una tristezza immensa; il mal di gola "tampona" ti assale sicuramente quando hai tanti dolori da sfogare ed afflizioni da dire e non hai con chi confidarti. Quando una persona non la sopporti, non la digerisci e la devi sopportare ti viene acidità allo stomaco, le coliche spesso sono rabbie accumulate che non riesci a sfogare. Il diabete "invade" quando la solitudine ti attanaglia. Il cancro ti divora come l'odio che corrode l'amore mancato. Il corpo ingrassa quando sei insoddisfatto o dimagrisci quando ti senti logorato. Dubbi preoccupazioni ansietà ti portano via il sonno e soffri di insonnia. Se non trovi un senso alla tua vita la pressione del cuore rallenta o accelera quindi ipotensioni e pressioni alte al cuore sono sbalzi che ti condizionano l'umore e le forze. Il nervosismo aumenta i respiri, come se ti mancasse l'aria, donde dolori al petto ed emicranie (molti fumatori prendono aria extra dal fumo fatidico ed effimero che li rilassa in maniera compensatoria ma illusoria) La pressione "sale" quando la paura imprigiona. Quando ti senti sopraffatto di un problema che sei ai limiti, allora la febbre ti assale, le frontiere dell'immunità sono all'erta. Le ginocchia "dolgono" quando il tuo orgoglio non si piega. le artrosi vengono quando la tua mente non si apre, sei troppo rigido e i muscoli ti si contraggono. I crampi indicano che stai subendo una situazione ai limiti della sopportazione. La stitichezza ti indica che hai residui nel tuo inconscio, hai segreti che ti otturano (quanta merda ci teniamo dentro che non è utile) e non trovi chi ti comprenda senza giudicarti. la diarrea è un atto di difesa dell'organismo che vuole eliminare ciò che percepisce come dannoso (come il vomito) vale per i virus ma anche per le situazioni, i sentimenti... forse chi ha diarrea non riesce a trattenere o assimilare. La malattia non è cattiva, ti avvisa che stai sbagliando cammino. Ascolta il tuo corpo ed impara a guarire con il tuo spirito, non c'è altra medicina che la tua stessa natura non possa darti. E' ovvio che non generalizziamo, non è un catalogo farmacologico ma una linea guida... chi una preoccupazione la somatizza nella testa (emicrania) chi nello stomaco (indigestione).

Da fb  Luigi Colbax

sabato 23 novembre 2013

UN AIRE NUEVO. FLAMENCO IN DIRECTO!


giovedì 21 novembre 2013

CORTONA. L'alba dei principi etruschi



Museo Archeologico Nazionale di Firenze
8 ottobre 2013 - 31 luglio 2014

DALLE NEBBIE DEL MITO LA NASCITA DEI PRINCIPI ETRUSCHI
Un’eccezionale esposizione a Firenze racconta e ridisegna la storia della Cortona Etrusca antica di 2700 anni.

Gli Etruschi sono ancora in grado di svelare antichi segreti e di raccontare storie straordinarie.
La città di Cortona, una delle più importanti Lucumonie Etrusche, in particolare in questi anni è stata in grado di proporre novità importanti per la comprensione della storia e della cultura etrusca.
Oggi a pochi anni dall’apertura del MAEC (Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona) e della clamorosa scoperta dei due circoli orientalizzanti del Sodo, il Comune di Cortona, l’Accademia Etrusca e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, con il sostegno della Regione Toscana e della Provincia di Arezzo, della Banca Popolare di Cortona, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e del Centro Fiere e Congressi di Arezzo, danno vita ad un progetto espositivo che spinge in avanti la conoscenza di questi nostri misteriosi avi e ci racconta come conservare la memoria della loro arte.
La mostra Cortona. L’alba dei principi etruschi (corredata da catalogo scientifico), allestita nelle sale del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, è stata realizzata grazie all’impegno dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana che ha condotto gli scavi nel Parco Archeologico di Cortona. Si tratta dei corredi del II Circolo funerario del Sodo, costituito da oltre 15 tombe intatte databili tra la fine del VII secolo e gli inizi del VI a.C. ed una serie di oggetti mai visti rinvenuti nei siti archeologici del territorio (dal palazzo principesco di Fossa del Lupo alla villa romana di Ossaia) esaminati sotto un nuovo punto di vista, quello del restauro.
Obiettivo della mostra è quello di offrire un viaggio che porti il visitatore indietro di 2700 anni fino all’alba della civiltà etrusca cortonese.
Gli oggetti sono esposti grazie ad un allestimento originale sia per il valore storico-educativo che per quello spettacolare e tecnologico.
Un percorso che presenta i vari stadi del recupero illustrando tutte le fasi di quella “catena di montaggio” che va dallo scavo archeologico, al recupero dei materiali, alla diagnostica, fino al completamento del restauro, in vista di una definitiva esposizione al MAEC.
La presentazione di tanti reperti inediti di età Orientalizzante, consente di far luce sulle fasi più antiche di Cortona, quelle che addirittura precedono l’avvento dei principi (ecco quindi il richiamo all’alba, nel senso di inizio della loro cultura), benché, in realtà, se ne possono cogliere anche i massimi sviluppi età arcaica (grazie a spettacolari rinvenimenti relativi a vecchi scavi mai pubblicati, provenienti dal tumulo II del Sodo) ed il progressivo smantellamento dell’identità e delle tradizioni, pur con certe resistenze, con l’avvento di Roma (come testimoniano i materiali della villa rustica di Ossaia).
Visitando la mostra, composta da oltre 200 pezzi, emerge con forza il ruolo della donna, protagonista all’interno della struttura sociale etrusca sia nelle sue prerogative di filatrice e tessitrice ma anche attenta agli equilibri di potere della società.
La mostra Cortona. L’alba dei principi etruschi conferma quanto già gli storici antichi avevano narrato di Cortona, ritraendola come una città multiculturale, con aspetti umbri, italici ed etruschi, ma aperta anche al fascino della cultura greca ed orientale, e ne sposta indietro la fondazione di quasi cento anni: una città antica di oltre 2700 anni.
La Toscana, quindi, grazie anche a queste datazioni e scoperte, si propone sempre di più quale culla della civiltà italica.
Un popolo, quello etrusco, che già 27 secoli or sono dialogava e commerciava con la Grecia, il Medio Oriente, il Nord, insomma una società evoluta e strutturata che, grazie anche a questa mostra, oggi ci appare più nitida e straordinaria. Cortona con questa “trasferta” nel cuore di Firenze si propone come modello di conservazione e progettazione archeologica e culturale.
 

MAEC - Museo dell'Accademia Etrusca e della Città di Cortona
Piazza Signorelli 9
52044 Cortona (AR)
tel. 0575 630415 - 637235 

Orari d’apertura 2014
1 Aprile - 31 Ottobre:
aperto tutti i giorni della settimana
dalle ore 10.00 alle ore 19.00
1 Novembre - 31 Marzo:
dalle ore 10.00 alle ore 17.00
lunedì chiuso
Chiuso il 25 dicembre





giovedì 14 novembre 2013

MERCATINO NATALIZIO DI BENEFICENZA CON PRODOTTI ARTIGIANALI TIBETANI

Salve.
Volevo preannunciarvi che stiamo organizzando, In collaborazione con "Tso Poema" No Profit di Marisa Burns & C", un Mercatino con prodotti tibetani, cioè fabbricati dai tibetani che vivono in esilio in India, per il 1 dicembre al B&B "La Fontana di Davide" a Vazia, vicino a Rieti in Via Cantalice, 27. (Sulla loro pagina FB troverete le indicazioni per raggiungerci).
Potrete trovare dei bellissimi plaid di lana di Yak, campane tibetane, magliette, Mala e tante altre belle cosine per poter fare i vostri regali per le festività natalizie unendo anche la buona azione di aiutare chi è più sfortunato di noi.
Potrete anche percorre il labirinto a forma di cuore e respirare un po' di aria buona.
Vi aspetto dalle 16.00 in poi. Fateme sapè.
Un grande abbraccio.


Maurizio Garutti su Facebook
o mauruziogarutti@yahoo.it


ANDAMENTO LENTO, IL SEGRETO PER BRUCIARE CALORIE


 Probabilmente questo articolo è stato scritto in primavera inoltrata, ma penso che i suggerimenti vadano bene per ogni stagione.

Voglia di uscire all’aperto e di dimenticare il freddo. E se serve una
motivazione in più per fare quattro passi, ci viene in aiuto uno studio tutto
italiano. Il rimedio più efficace per togliere i chili di troppo dai punti più
difficili, ossia dai temuti cuscinetti di grasso, è una lenta passeggiata. Più
precisamente un’andatura di 4 chilometri all’ora. Insomma, non serve
andare di corsa nè tantomeno a passo spedito. La scoperta è arrivata da
un gruppo di ricerca che ha monitorato, tra il 2003 e il 2004, una trentina
di ragazzi in lieve o grave sovrappeso. Scopo dello studio: calcolare il
consumo delle diverse riserve energetiche, carboidrati e lipidi, durante
camminate a differenti intensità e identificare la velocità ideale per
bruciare i depositi di grasso.
“Camminata costante di 4 chilometri all’ora”''Abbiamo identificato
l'andatura sciogli-grasso per eccellenza - afferma Claudio Maffeis,
docente di clinica pediatrica dell’Università di Verona e responsabile dello
studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology - si tratta della
camminata costantea 4 km all'ora. Un'attività consueta, economica e
facilmente praticabile ovunque, la camminata è molto utile per combattere
l'obesità. A 4 km/h - continua Maffeis -, la velocità che ad esempio si tiene
quando si porta a spasso il cane o quando si fa una passeggiata, il 40%
delle calorie bruciate deriva dai grassi. Aumentando la velocità, questa
percentuale si riduce: a 6 km/ora, ad esempio, il consumo di grassi si
ferma attorno al 20%''
“In 40 minuti meno 6 grammi di grasso”I dati emersi dallo studio del team
veronese rivelano che un ragazzo sovrappeso di 70 kg che cammina per
40 minuti a 4 km/ora brucia 150 calorie e 6 grammi di grasso.
Camminando a 6 km/ora, brucia le stesse calorie in 27 minuti, ma brucia
solo 3 grammi di grasso, ha una maggiore sensazione di fatica. E, cosa
ancora più importante, ha molta più fame. A maggiore velocità, infatti, la
percentuale di carboidrati consumati aumenta, e questo innesca reazioni
nell'organismo che portano a un aumento dell'appetito e quindi al
consumo di cibo. E' importante sottolineare - secondo i ricercatori - che
uno sforzo meno intenso è meno faticoso e consente di prolungare
l'esercizio per più tempo, offrendo dei risultati ancora migliori. Questo non
vuol dire che i sacrifici di chi consuma le scarpe da jogging nei parchi
cittadini siano vani. Al contrario: ''L'attività fisica regolare - sottolinea
Maffeis - è indicata per tutte le persone sovrappeso, in ogni sua forma,
non importa che sia una camminata, una corsa o delle vasche in piscina.
Come è evidenziato dal nostro studio un esercizio fisico aerobico a più
bassa intensità permette la più efficace perdita di grasso''.
La formula del “quoziente respiratorio”Per arrivare a questo risultato è
stato analizzato il “quoziente respiratorio” del gruppo di ragazzi arruolati
dal dipartimento di Pediatria dell'Università di Verona, mentre
camminavano sopra dei tapis roulant a diverse andature. Il quoziente
respiratorio è il rapporto tra l'ossigeno consumato, direttamente
riconducibile alla quota di energia utilizzata, e l'anidride carbonica
prodotta dall'organismo. Il calcolo del rapporto consente di ottenere
precise informazioni sulla fonte di energia utilizzata. ''In sostanza, è
emerso che, a parità di tempo, più si va veloce più si consumano energie
o calorie, ma la fonte di energia utilizzata cambia di percentuali
significative a seconda degli sforzi. Maggiore è lo sforzo - spiega Maffeis -
maggiore è l'utilizzo di carboidrati. Diminuendo l'intensità di esercizio
fisico l'organismo attinge sempre meno dai carboidrati per preferire la
fonte energetica dei depositi adiposi''.
Alcuni consigli da non dimenticare…Camminare va bene, come
consigliato anche dall'Organizzazione mondiale della Sanità, ma per
combattere il soprappeso largo anche a qualsiasi altro sport purché svolto
con regolarità. Gli esperti ricordano poi di ridurre i grassi
nell'alimentazione, di non bere bevande zuccherate, di suddividere
l'assunzione di cibo in cinque pasti al giorno, di limitare la
“videodipendenza”, di consumare almeno cinque porzioni di frutta o
verdura al giorno e di controllare il peso con regolarità.

www.lastampaweb.it
testo a cura di Claudia Ferrero

IL RADICAMENTO

Interessante meditazione tratta da Visione Alchemica.



Perché dunque radicare il corpo?

Semplicemente perché il corpo è parte integrante di me
inseparabile dalla mia Anima e dalla mia mente.

È il tempio di tutte le mie esperienze e il terreno su cui vivo tutta la vita.

È Madre Terra che accoglie nel suo grembo
le passioni e le idee, il sole e la luna, le paure e i sogni,
la pioggia e il vento, i mari e i fiumi,
gli animali e gli esseri umani.


Joumana Haddad

La connessione a Madre Terra è la base, è la natura che insegna, è da lei che possiamo apprendere ogni cosa serva al nostro cammino spirituale. Siamo su questa Terra per un motivo ben preciso, sia che ne siamo consapevoli o meno, resta un dato di fatto e, il radicamento serve per tutto, è qui il punto da cui si parte.
Qualsiasi tecnica vogliate praticare, se non c’è un saldo radicamento ed uno scambio energetico con l’Essere Spirituale Terra non ci saranno i risultati che vi attendete!
C’è chi ne è dotato naturalmente e lo potrete verificare dal diametro delle radici che riuscirete a visualizzare nell’esercizio, se le visualizzerete grosse come quelle di un albero sarà indice di un buon radicamento, se le vedrete sottili come quelle di un ciuffo d'erba significheranno uno scarso radicamento e per cui dovrete praticare con costanza, la cara amica Costanza.
Questa è una versione dell'esercizio del Radicamento ma ognuno può personalizzarla come preferisce adattandola alle sue preferenze.
  1. Trovate un momento della giornata in cui siete sicuri che nessuno vi disturbi.
  2. Mettetevi seduti o in piedi come un albero, scegliete cosa vi fa sentire più a vostro agio, le piante dei piedi ben appoggiate a terra assumete una posizione comoda per voi.
  3. Chiudete gli occhi ed immaginate delle radici che scendono lentamente lungo le vostre gambe e poi escono dai vostri piedi. Iniziano a crescere delle radici che lentamente si insinuano nelle crepe del suolo (o del cemento se vi trovate in una stanza) e da li giù che scendono verso il cuore della terra. Immaginatele, sentitele, come vostre che passano attraverso i diversi strati della terra, alcuni più duri, altri più soffici, visualizzate i vari strati geologici e tutto ciò che si potrebbe incontrare inoltrandosi nelle profondità del terreno, radici, sassi, via così fino ad avvicinarsi al nucleo del pianeta, sentite il calore che mano a mano si fa più forte, sentite il cuore del pianeta che vi attrae come una calamita, avvertite come l’energia si fa sempre più intensa.
    Giunti vicini al magma piantate lì le vostre radici, c’è senz’altro qualcosa a cui appigliarle, un masso, una roccia appuntita… immaginate… (Una mia amica una volta ha trovato una patata ben radicata ed ha usato quella come appiglio)
  4. Iniziate a nutrirvi, ad abbeverarvi a quell’energia fluida, rossa come lava che lentamente attraverso le vostre radici risale, visualizzatela passare attraverso le radici, come sangue attraverso delle vene. Sentitela nei piedi, che sono ora dorati  e caldi, sentite il calore, sentitelo salire su per le gambe e arrivare al bacino e poi su per l’addome e poi su nel petto, da dove si dirama nelle braccia, sentitelo in ogni singolo dito delle vostre mani e da lì fluire verso il vostro collo e nella testa.
  5. Tutto il vostro corpo è rosso-dorato pervaso dalla forza del cuore della terra che vi nutre e vi riscalda, vi rigenera e vi dà nuova forza. Sentite dentro di voi la lava che scorre nel vostro sangue, che penetra nei vostri tessuti, attraverso ogni singolo capillare, giunge ai vostri organi e li irrora, rigenerandoli e fortificandoli e li ringiovanisce.
  6. Adesso volgete il vostro pensiero al cielo. Immaginatelo in una limpida serata, illuminato da migliaia di stelle, per nulla offuscate dal bagliore di una splendida luna piena. Visualizzate tutto nei minimi dettagli, sentite la loro energia, cosi leggera e fresca, completamente diversa da quella della terra da cui ora siete pervasi e sentite come il vostro corpo la desidera, come si tende verso di essa.
  7. I vostri capelli, come prima le vostre dita si allungano all’infinito, fino al cielo, fino alle stelle. Sentiteli sulla vostra testa muoversi e tendersi, sentiteli crescere e osservateli nella loro salita verso l’alto, attraversate con loro le nuvole, sentiteli agitarsi nel vento, osservateli allontanarsi dalla terra che vedete ora distante, come un globo celeste, sempre di più fino a toccare le stelle. Sentite la loro energia, vivida, di luce, frizzante, chiamatela a voi, nel vostro corpo, immaginate il bagliore, la purezza, la dolcezza della sua energia e sentite che scorre dentro di voi.
  8. I vostri capelli sono ora altrettante piccole radici che attingono a questi astri e come prima, visualizzate la loro energia, bianca -argentea, luminosa riscendere a voi, sentitela entrare dolcemente nella testa dal 7° chakra, irrorarvi il viso, le spalle, il torace, le braccia, giù fino ai piedi. Godetevi la freschezza, l’enorme senso di rilassamento che vi pervade, la pace, la serenità che prelude alla guarigione, sentitela scorrere nelle vostre vene e sanare il vostro corpo, caricarlo, come prima avete fatto con l’energia della terra.
  9. Visualizzatevi nella posizione in cui vi trovate, vedete tutto nell’insieme, le radici che dai vostri piedi continuano ad attingere dal cuore della terra e i vostri capelli che attingono alle stelle, osservate le due energie opposte e complementari che affluiscono in voi, ruotano nel vostro corpo e convergono sul vostro plesso solare, appena sopra l’ombelico. Lì inizia a crearsi una piccola sfera dorata, è l’energia che il vostro corpo sta caricando, osservatela crescere mano a mano che si accumula, diventa sempre più grande, sentitene la potenza sempre più crescente.
  10. Quando sentite che la sfera si è caricata al massimo, fatela esplodere e sentite la sua, la vostra energia che inonda il vostro corpo, avvertitela come un’onda che vi travolge da dentro e si espande all’infinito fuori di voi, sentite il vostro corpo, percepitelo,  senza più limiti fisici, siete ovunque, ovunque arrivi la vostra energia, ovunque vogliate.
  11. In ultimo, quando sentite che è giunto il momento, ritirate le radici, ritirate i capelli e tornate dolcemente in voi stessi, visualizzatevi un ultima volta, rilassati, con gli occhi chiusi, vedete attorno a voi la vostra aura brillare, sentitela crepitare come una fiamma e datele il colore che più vi piace.

Effetti
Dopo il radicamento, le vostre percezioni, i vostri sensi sottili saranno potenziati, la vostra mente rilassata vi avvicinerà al pianeta e vi renderà aperti a ricevere messaggi, visioni e più pronti alla concentrazione e alle meditazioni preferite. Il vostro corpo ha messo radici, nella terra e nel cielo, si nutre, traendo da essi le due principali energie di cui ha bisogno per essere in completo equilibrio ed in connessione con l’Universo. Per comprendere ciò pensate ai chakra principali del nostro corpo. Il primo, “Chakra della Radice” è quello che prende l’energia più densa della terra, l’ultimo il chakra della “Corona” attinge dall’etere l’energia più sottile, insieme i due chakra permettono a queste energie di fluire attraverso gli altri 5 in diversi livelli di densità rendendo cosi possibile un buon funzionamento non solo del nostro corpo ma anche della nostra psiche. Un’ osservazione, la meditazione è più lunga da scrivere e da leggere che eseguirla, usate una musica di sottofondo e divertitevi ad inventare.
Una variante è eseguire la meditazione in piedi, rendendola dinamica e visualizzarsi come alberi, per cui accedere al cielo con i rami (le braccia) e ondeggiare ai vari agenti atmosferici, vento, pioggia, ecc. per utilizzare tutti gli elementi. Si può visualizzare di avere un seme nel ventre e che l’energia della Terra e del Cielo nutrono il seme per cui segue la fioritura e la fruttificazione è più divertente, diventa come una danza, è la versione che è piaciuta ai bambini.
Una persona, tempo fa ha obbiettato che le nostre radici dovrebbero uscire dalla 1° chakra, alla fine della colonna vertebrale, nulla vieta di visualizzare l’uscita delle radici da lì, ognuno può creare la sua meditazione personalizzata, basta coi dogmi, ognuno è libero di creare!!!
Namastè!

Patrizia di Visione Alchemica

martedì 12 novembre 2013

Che dire di un orto sinergico a forma di labirinto?

Trovato su Facebook nella bacheca di My Edible Yard Urban Homestead




Lo trovo veramente bello e per chi vuole costruire un orto sinergico e ha spazio mi sembra proprio l'ideale!

lunedì 4 novembre 2013

FESTEGGIAMENTO SAMHAIN CON IL CONCILIABOLO CELTICO ROMANO

Ieri, domenica 3 novembre, abbiamo festeggiato Samhain e abbiamo costruito per l'occasione una spirale da percorrere durante il rituale con lumini e zucche.
Ecco il risultato! Per me bellissimo!