mercoledì 19 maggio 2010

INCIPIT "AMORI E SAPORI - imparare a cucinare e ritrovare se stressi"

Ho deciso che i miei fedeli visitatori, che non hanno avuto l'opportunità di leggere il mio libro, hanno il diritto di sapere di cosa si tratta e quindi pubblicherò l'incipit del prologo. Ormai sono rimaste poche copie della prima edizione e il contratto con l'editore è scaduto i primi di maggio di quest'anno, quindi se qualcuno fosse interessato ad avere una copia del libro può contattare me oppure acquistarlo nelle uniche due librerie che ancora ne hanno qualche copia: La Libreria Le Sorgenti di Bolsena e La Bottega Magica di Bologna.
Ed ecco a voi il Prologo.

Prologo

«Sei stata proprio fortunata» disse Giuliana,guardando la villa che aveva di fronte a sé. «Se ben ricordo sognavi una casa così!»
«Sì», rispose Isa, «ti ho parlato spesso della casa dei miei nonni sul lago Maggiore. Ebbene questa la ricorda molto. Appena l’ho vista me ne sono innamorata e ho pregato il mio amico ingegnere di affrettare la trattativa per l'acquisto. Era appartenuta a una vecchia signora, che l'amava molto e si vede dai particolari della casa e del giardino. Una volta scomparsa, gli eredi non hanno voluto tenerla. Per
mia fortuna l’ho vista e quindi ho firmato il contratto.»
«Non mi sembra che ci siano tanti lavori da fare.»
«Infatti, cercherò di mantenere intatta la struttura. Apporterò solo qualche modifica, per adattarla alle mie esigenze. Sai, da quando mi aggiro in queste stanze mi vengono mille idee. In un primo momento avevo pensato di godermela con la mia famiglia e i miei amici, ma poi mi è venuto in mente di utilizzarla come Bed&Breakfast. Si trova in una posizione invidiabile: vicina al Parco dell’Uccellina, all’Argentario, a pochi chilometri da Capalbio e agli altri borghi etrusco-medievali, ai resti di città etrusche e romane; praticamente mare, colline, natura, arte oltre ai prodotti gastronomici tipici della zona che sono squisiti: vini, olio, salumi, formaggi.
La zona la conosci anche tu. Ti ricordi che ci siamo stati quattro anni fa quando siete venuti a Roma? E’ stato in quel momento che ho deciso di scegliere
questa zona. Ne ho parlato a Corrado, un mio carissimo amico, e ora eccomi qui. La mia casa potrebbe diventare meta di turisti italiani e stranieri.»
«Ma scherzi?» esclamò la sua amica. «Vorresti far entrare degli estranei in questo paradiso?»
«E perché no? Mi piace dividere ciò che amo con gli altri.»
«Non la pensavi così anni fa.»
«Si cambia, mia cara. Tu mi hai conosciuto quando era una giovane timida e impacciata. Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora!»
«E’ vero», ribatté Giuliana in tono riflessivo, «si tende a ricordare le persone come erano da giovani e a volte si fa fatica a capire che cambiano come noi.
Sì, ora non sei più né timida né impacciata. Con il tuo lavoro sarebbe un problema!»
«Appunto. E non ho finito di descriverti la mia idea: durante i mesi estivi, magari da metà giugno a metà settembre, terrò dei corsi di cucina sia per italiani che
per stranieri. Hai visto che al primo piano ci sono disponibili tre stanze con bagno privato, quindi posso ospitare sei persone. Divido il balcone in tre parti e il
gioco è fatto!»
«Ma sei veramente impazzita! Non vuoi proprio riposare. Non ti basta il lavoro che hai con i tuoi libri?»
«Mi dovresti conoscere bene ormai. Sono felicissima del successo dei miei libri, ma non sono proprio il tipo che si accontenta solo di questo. Questa casa è arrivata al momento giusto! Mi mancava qualcosa. Ero insoddisfatta e non capivo perché. Mi sentivo anche una ingrata verso la Provvidenza. Avevo tutto: successo, denaro, amicizie, ma che cosa volevo d’altro? Ecco qui la risposta.»
«La verità è che sei romantica e questa casa e i tuoi progetti lo dimostrano. Inoltre, conoscendoti bene, penso che non cambieresti proprio idea.»
«Tu sai che adoro anche stare ferma a pensare in mezzo alla natura e qui trovo tutto questo. Poi non lavorerò sempre. Il Bed&Breakfast funzionerà solo in alcuni periodi, i corsi di cucina occuperanno solo una parte dell’estate, nel resto dell’anno posso dedicarmi ai miei libri, alla loro diffusione e a mille altre cose, come per esempio invitare i miei amici per un weekend all’insegna della natura e del mangiar bene!»
«Quest’ultima parte mi piace. Mario e io veniamo sempre volentieri da te, allo stesso modo vorremmo averti più spesso da noi, ma questo si verifica raramente.»
«Ti ho appena descritto il mio programma di lavoro. Ma sta tranquilla verrò da voi. Adoro Verona, la vostra casa mi mette allegria e i vostri amici sono simpatici.»
«La prendo come una promessa. E’ vero che ora sei presa dalla ristrutturazione, ma quando vuoi fare un break, sai che da noi sei sempre la benvenuta!»
«Lo so e ti ringrazio . Oh, sta arrivando Corrado. Vieni che te lo presento» e si avviò verso l’ingegnere prendendo sotto braccio l’amica....

Mi aspetto dei commenti! Fatemi sapere cosa ne pensate di questo piccolo "assaggio" del libro. Alcune ricette le avete già lette, mancava la parte del romanzo, no?

venerdì 7 maggio 2010

IL PASSATO RITORNA

Ai miei fedeli lettori dedico il racconto che è stato premiato con la menzione della giuria al concorso letterario "Il Femminile dai mille nomi per un mondo diverso".


IL PASSATO RITORNA

Fiora uscì dalla grotta con una sensazione strana all’altezza dello stomaco: ciò che aveva visto l’aveva affascinata e allo stesso tempo resa ansiosa.
Che legame poteva avere lei con quella stalattite che l’uomo aveva trasformato in una rappresentazione della Dea e che stava lì da millenni?
Eppure quando si era inoltrata nella grotta lei “sapeva” già cosa avrebbe trovato in fondo a quel corridoio!
Perché lo sapeva? Non se lo spiegava, ma la realtà era quella.
Era come se si fosse ricordata che lì c’era quell’immagine della Dea!
Aveva fatto di tutto per andare lì.
Per caso, navigando su Internet, aveva letto di quella grotta ora dedicata a S. Michele e aveva “sentito” che doveva vederla.
Aveva preso l’automobile ed era partita.
E ora, tornata alla luce del sole, si guardò intorno: il paesaggio era bellissimo e, nonostante, gli altri visitatori, si fermò in un punto più appartato e cercò di sentire dentro di sé qualcosa. Chiuse gli occhi e si rivide proiettata indietro nel tempo.
Si vedeva mentre scolpiva con una selce appuntita quella stalattite: era stata lei l’autrice!
Ecco perché si era sentita così attratta da quella grotta e perché era andata così sicura in quel corridoio!
La consapevolezza di quanto aveva scoperto la lasciò un attimo senza fiato.
Si sedette su una roccia e fissò il panorama come in trance. Non doveva essere cambiato molto da allora. Tutto intorno era solo natura.
Si sentiva frastornata e allo stesso tempo felice, come se avesse ritrovato una persona cara lasciata da tanto tempo.
Non avrebbe mai voluto andarsene da lì, ma purtroppo la guida invitò tutti a lasciare il santuario.
Aveva fatto una montagna di foto. Era ritornata indietro e aveva fatto foto alla Dea e al corridoio, ciò che era rimasto del periodo in cui lei era vissuta lì.
Era un’abile fotografa e quindi, tornata a casa, andò subito in camera oscura a stampare ciò che aveva ripreso.
Mentre nell’acido la dea riprendeva forma lei la guardava affascinata.
Una parte di sé era in quella immagine.
Ne fece una gigantografia e la mise in camera da letto.
La sua vita era cambiata.
Si sentiva ossessionata dal suo passato. L’aver rivisto la se stessa di millenni prima l’aveva colpita profondamente.
Niente poteva essere più come prima.
Aveva iniziato a fare ricerche e a studiare tutto quello che trovava sul quel periodo. Purtroppo sulla grotta non si sapeva molto e nemmeno sulla raffigurazione della Dea, ma comunque con amore faceva ricerche e aveva collezionato articoli su articoli. Poi un giorno scoprì che un ricercatore aveva fatto uno studio particolare proprio su quella stalattite e fece di tutto per conoscerlo.
Chiese un appuntamento e lo ottenne.
Era un bell’uomo di circa quarant’anni, che lavorava per un Centro di Ricerche sulla Preistoria.
Il loro incontro fu incredibile: si guardarono e fu come se si fossero sempre conosciuti. Rimasero qualche minuto o forse un’eternità a guardarsi, mano nella mano. Poi ripresero coscienza del presente e si sedettero.
Man mano che l’intervista andava avanti si rendevano entrambi conto che c’era qualcosa che li univa.
Ad un tratto Fiora raccontò ad Alberto la sensazione che aveva avuto nella grotta e lui sorpreso le disse: “Anche io ho provato la stessa cosa: mi sono sentito a casa.”
“Siamo forse impazziti entrambi?” chiese Fiora.
“No, non credo. Non siamo i primi né saremo gli ultimi che ricordano cose del proprio passato anche se così remoto. Quello che è strano che siamo qui tutti e due come se la Dea ci avesse voluto far incontrare di nuovo dopo millenni.”
“E’ quello che penso anche io” sussurrò Fiora.

III CIRCOLO DI LETTURA

Circolo di lettura all’Hotel Serena di Rieti
III incontro

CENA CON L’AUTORE

Gerry Turano

presenta il suo ultimo libro

Scorie di vita


quindici racconti sarcastici e dissacranti che ci trascinano in realtà paradossali e scenari imprevedibili

(G. Perrone Editore)

Letture di Alessandro Procoli


VENERDI' 28 MAGGIO 2010 ALLE ORE 18,30

presso la Sala Conferenze dell’Hotel Serena di Rieti

Per gli iscritti al Circolo cena e libro 25,00.

Per chi volesse rimanere a cena € 28,00 incluso il libro





Si prega di comunicare la propria adesione a Renata Garutti: 347-5241844 o
remaluga@gmail.com

mercoledì 5 maggio 2010

TERZA LEZIONE DI CUCINA



LEZIONI DI CUCINA AL RISTORANTE “SERENA”

SABATO 15 maggio 2010 alle ore 10,30

Terza lezione di cucina al RISTORANTE “SERENA”
IN VIA DEI SALICI 46 (ULTIMO PIANO DELL’HOTEL “SERENA”)
La lezione comprende il pranzo con una parte delle cose cucinate durante la lezione.
In questa lezione si prepareranno

MACCHERONI A FEZZE

CROSTATA MERINGATA


Per informazioni contattare Renata Garutti al 347-5241844 oppure a remaluga@gmail.com
NB - La prima foto vi fa vedere il nostro insegnante all'opera!!!!