@Casa Internazionale delle Donne, via della Lungara 1
Omaggio alla Potnia. Inaugurazione della mostra con opere di Felis Nusseleim, Franca Bertagnolli, Petra Bialas, Manuela Candini, Sirka Capone, Maddalena Gatta, Morena Luciani Russo, Marianna Marigo, Octavia Monaco, Suzanne Santoro, Sonia Sion.
Ore 19.00, Cortile della Casa:
Vorticando nel Cerchio: Celebriamo le Antenate.
Meditazioni in movimento coordinate da Luisa Spagna, con Gabriella Irtino e Barbara Zanoni. Performance rituale di Thuline Andreoni e Morena Luciani Russo.
Il Cerchio è aperto a donne e uomini. Verrà gestito in maniera conviviale e si invitano le/i partecipanti a portare cibo e bevande da condividere. Lʹassociazione provvederà a fornire piatti, bicchieri e posate in materiale biodegradabile per chi viene da fuori. In caso di pioggia il cerchio si svolgerà nella Sala Lonzi.
SABATO 10 MAGGIO
Sala Lonzi
Rimembrando Marija Gimbutas.
9.30/10.00 ‐ Presentazione del Convegno, a cura di Luciana Percovich e Morena Luciani Russo.
10.00/10.40 ‐ Joan Marler, La vita e l’eredità di Marija Gimbutas: una celebrazione. Lo sviluppo delle principali scoperte e delle teorie formulate dalla studiosa lituana nel suo lavoro di ricostruzione delle credenze, dei rituali e della simbologia dell’Antica Europa, la cosiddetta “Civiltà della Dea”, nel racconto della studiosa che è stata sua stretta collaboratrice negli ultimi anni della sua vita.
10.50/11.30 ‐ Harald Haarmann, La persistenza della mitologia dell’Europa Antica nell’antichità classica: motivi, miti e misteri. Quanto dell’eredità dell’Antica Europa può essere recuperato dalla ricca tradizione mitologica greca? Molte idee e molte conoscenze che attribuiamo ai Greci derivano dalla popolazione pre‐ellenica che abitava quelle terre prima del loro arrivo: un excursus sui miti e i termini pelasgici conservati nel mondo greco antico.
11.40/12.00 ‐ Mariagrazia Pelaia, Uno sguardo da vicino: Zivile Gimbutas racconta sua madre. La traduttrice del volume La Civiltà della Dea presenta unʹintervista‐diario con la figlia di Marija Gimbutas, da cui emergono i suoi aspetti meno noti, come madre e donna, nel suo mondo sociale, culturale e spirituale quotidiano.
14.30/15.00 ‐ Sirka Capone, Andhira viaggia nel tempo. Proiezione video.
15.15/15.30 ‐ Filomena Tufaro, Dalla Terra ti sento narrare. Racconti di donne nelle sepolture neolitiche femminili. Una ricerca, anche alla luce di più recenti rinvenimenti, su aspetti peculiari di sepolture femminili databili al Neolitico, sul significato che si condensa negli oggetti e negli elementi simbolici che accompagnano le defunte.
15.30/15.45 ‐ Laura Leone, Messaggi femminili dalla preistoria dellʹarte. Le artiste di Grotta Chauvet (Ardèche, Francia) e Grotta dei Cervi (Otranto, Italia). Cosa deduciamo quando lʹarte e le forme delle pareti di due straordinari santuari preistorici richiamano esplicitamente elementi femminili? Certamente che una parte del pensiero femminile di allora fu intimamente legata a questi giganteschi dispositivi del sacro. Ma ciò può bastare per affermare che nelle due grotte vi sia stata lʹazione diretta delle donne nel ruolo di medium o nellʹesecuzione dellʹarte?
15.45/16.00 ‐ Sarah Perini, Momolina Marconi: tracce dell’Antica Dea Mediterranea nelle manifestazioni religiose protoitaliche. Nel contesto delle innovazioni negli studi delle antiche religioni dell’area mediterranea, nel nostro paese è fondamentale ricordare l’opera di Momolina Marconi che, pur non avendo incontrato Marija Gimbutas, ne conferma ampiamente le linee di ricerca e i risultati. Il profondo e variegato apporto della Marconi restituisce specificità e valore alle espressioni della Potnia Mediterranea ed è l’unica voce femminile italiana che possiamo riascoltare e valorizzare per il suo contributo sulle nostre profonde radici.
16.30/16.45 Giovanni Feo, Gli Etruschi, il Primato Femminile, le Sibille e il Culto di Voltumna. Nella leggenda della Lupa e dei Gemelli, mito fondativo di Roma, si è conservato il ricordo del cruciale passaggio epocale dalla civiltà etrusca, di origini matrifocali, a quella romana, patriarcale e guerrafondaia; tema storico ancora ignorato dal pensiero e dall’insegnamento accademico. Banalizzare e oscurare l’importante presenza del principio femminile nella società etrusca ha comportato una falsificazione della storia che oggi va rimossa.
16.45/17.10 Adele Campanelli e Maria Cristina Ronc, Montagne e Madri. Rocce, laghi e luoghi della ritualità della Dea. Il profilo del Monte Bianco è quello di una dea dormiente: una Montagna Bianca come Madre delle Alpi sulle cui cime sono deposte statue di Vergini, mentre la sua eterna sacralità sopravvive nei riti e nei canti: e se gli scavi “pare” non restituiscano materiale riconducibile al culto della Dea, i segni della sua presenza sono leggibili sulle glissade neolitiche delle rocce su cui, millenni più tardi, vennero erette cappelle dedicate a Sant’Anna. L’indissolubile legame tra gli aspetti più caratterizzanti del paesaggio e la devozione alla dea madre emerge anche dallo studio di luoghi di culto dell’arcaico Abruzzo, dove da millenni sorgenti e grotte, laghi e selve hanno ospitato divinità e riti legati alla sacralità della vita e al ciclo della vegetazione.
17.10/17.25 Valerie Aliberti, Dolasilla e le sue sorelle: la Sovranità femminile nelle antiche leggende dolomitiche. Le antiche leggende delle Dolomiti ci permettono di incontrare società pacifiche, connesse alla natura, e donne forti che sono maghe, regine, principesse e guerriere. Partendo da queste narrazioni possiamo cominciare a ricostruire un passato diverso e reclamare un modo nuovo di percepire e vivere la nostra terra e la nostra natura femminile.
17.25/17.40 Sandra Schiassi, Marija Gimbutas: alle Armonie di Bologna inizia una stupen‐da metamorfosi che continua ancora. Con Marija scopriamo che una società non sessista cʹè già stata, ma non solo. Entrano nel nostro mondo spiritualità, magia, sciamanesimo, divinazione. Un poʹ di confusione, qualche conflitto, ma anche mille finestre che si aprono ed entra aria nuova.
17.45 ‐ Dibattito.
___________________________
Libri: all’interno delle sale del convegno potrete trovare uno Stand di Libri, dove sarà possibile consultare e acquistare una selezionata scelta di volumi e altri materiali inerenti ai temi affrontati.
Sarà esposta anche l’Agenda della Dea, nelle sue tre uscite, “progetto nato dal lavoro di un gruppo di donne che attraverso scritti, disegni, poesie e sogni si sono connesse alla Dea, o Forza Creatrice, con lʹintento di sperimentare lʹatto creativo”.
Per effettuare l’iscrizione è necessario registrarsi sul sito: www.associazionelaima.it
Contributo di partecipazione:
40,00 € socie/i Laima
50,00 € per chi versa anche la quota associativa 2014
In caso di mancata partecipazione il contributo non sarà rimborsabile.
Scadenza iscrizioni 10 aprile 2014.
INFORMAZIONI
www.associazionelaima.it
tel. 340 6220363
Facebook: Associazione Laima
PASTI E PERNOTTAMENTO
I pasti e il pernottamento sono liberi.
All’interno e intorno alla Casa Internazionale delle Donne è possibile trovare numerosi bar e ristoranti.
Per il pernottamento consigliamo la Foresteria della Casa Internazionale delle Donne, aperta solo alle donne, che offre camere multiple con bagno in comune (tel. 06.6893753). Via della Lungara è situata in zona Trastevere, dove è possibile trovare numerosi alberghi, bed&breakfast e appartamenti in affitto.
Casa Internazionale delle Donne
Archivia
Matriarchy Now
Hypathia
Il Paese delle Donne
Nessun commento:
Posta un commento