giovedì 12 maggio 2011

I MIEI ARTICOLI SUL LABIRINTO

Ho iniziato a scrivere alcuni articoli sul labirinto sul mensile gratuito "Sabinashire".
Diciamo che sto scrivendo la storia del labirinto a puntate. Dato che Francesca Pastore, la Direttrice del giornale me lo ha concesso, ve li trascrivo un poco alla volta anche qui, così chi non può leggere il giornale perchè vive lontano da noi, lo può fare sul blog.


ENTRIAMO NEL MONDO MISTERIOSO E ARCAICO DEL LABIRINTO

Di Renata M.L. Garutti



Inizio mostrandovi il mio: un labirinto unicursale a sette circuiti del diametro di 7 metri.
Il labirinto è entrato nella mia vita alcuni anni fa, prima in sordina e poi è esploso e ho deciso di costruirne uno nel mio giardino. Ho scelto il posto, ho “sentito” che era giusto e ho iniziato a creare il “seed pattern” che è la base per disegnarlo o costruirlo (questo è spiegato nell’ultimo capitolo del mio libro “Amori e sapori in Sabina – Ricette e spiritualità” a pagg. 117-18 e chi non lo avesse ancora acquistato può farlo alla Libreria Moderna a Rieti, o ordinarlo alla propria libreria di fiducia, od online su IBS).
Per fare il “seed pattern” ho avuto bisogno dell’aiuto di mia madre: io sono negata per la matematica. Disegnata la base ho trovato amiche generose e volenterose che mi hanno aiutato a costruirlo!
E’ emozionante averlo vicino. Le persone che vengono a percorrerlo, mi dicono che sentono una grande energia. Io lo godo appena il tempo atmosferico e il mio tempo me lo permettono e soprattutto quando ne sento il bisogno!
Ma ora vorrei iniziare a raccontarvi la storia del labirinto partendo dai più antichi, quelli preistorici.
Di solito oggi, quando si parla di labirinto, ci si riferisce a luoghi tortuosi dove è facile perdersi, ma all’inizio non era così, anche perché i primi erano unicursali, cioè avevano un unico percorso verso il centro e ritorno. Ne abbiamo prove in ogni parte del mondo e probabilmente servivano come percorso iniziatico o prova. Molti sono stati trovati all’ingresso di grotte antichissime e dato che la grotta ha il significato di ventre della Dea Madre, essa veniva utilizzata sia come santuario che come luogo funerario. Se essa era considerata un santuario allora il labirinto aveva un significato di “guardiano della porta”, se era un luogo funerario segnava la divisione tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

Come ho scritto nella prima parte del manuale sul labirinto, che spero prima o poi, verrà pubblicato, esso ci riporta a Troia, infatti, per esempio quelli ritrovati in Scandinavia, di solito vicino al mare, vengono chiamati trojeborg

 


  Labirinto di pietra dell’isola di Wier (Finlandia)

 e anche un gioco, sembra importato da Julo in Italia e giocato anche in epoca romana, proviene da questa città. Ne è prova una splendida oinochoe ritrovata a Tragliatella, vicino Cerveteri, risalente al VII sec. a.C.



   









 Oinochoe di Tragliatella
 
Sto approfondendo l’argomento proprio ora e quindi se ne saprò di più ve lo farò sapere, anzi se qualcuno di voi avesse qualche notizia vi sarei grata se me la facesse avere. Quando si ama un argomento è sempre un “work in progress” non si finisce mai di imparare e di apprendere!
Visto lo spazio limitato sto facendo solo alcuni brevissimi cenni. Non vi parlerò dell’origine della parola, perché sono stati scritti fiumi di parole in proposito. Ma è importante che dica che il labirinto è, come tutti sanno, legato a Cnosso e al mito di Teseo e Arianna e allo stesso mito è legata una danza, la danza della gru, che sembra ballassero Teseo e i suoi amici sull’isola di Nasso, dove poi egli abbandonò Arianna. Questa danza è giunta fino a noi e si balla ancora in Sardegna e nei paesi balcanici in occasioni di ricorrenze come matrimoni, fidanzamenti, ecc. Le persone ballano in cerchio, intorno a una colonna sia in un senso che nell’altro e c’è una persona che porta un fazzoletto bianco, che simboleggia il filo di Arianna!!
Vorrei farvi vedere alcune foto di labirinti unicursali che sono stati trovati in tutti i posti del mondo:
   
                                                   



 









  Tomba di Luzzana, Sardegna (4.000 a.C.?)



Moneti cretesi risalenti al 300/100 a.C.



 









 Labirinto indiano inciso su una roccia a Tikla, Madhya Pradesh (250
                                          a.C.)



                             






Labirinto inciso su una colonna della Moschea di Tall nel Nord del Pakistan

Purtroppo ci sarebbe tanto da dire, ma lo spazio è poco e quindi spero solo di avere stuzzicato la vostra curiosità sull’argomento.
La prossima volta vi parlerò dei labirinti in epoca romana.


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