giovedì 14 novembre 2013

ANDAMENTO LENTO, IL SEGRETO PER BRUCIARE CALORIE


 Probabilmente questo articolo è stato scritto in primavera inoltrata, ma penso che i suggerimenti vadano bene per ogni stagione.

Voglia di uscire all’aperto e di dimenticare il freddo. E se serve una
motivazione in più per fare quattro passi, ci viene in aiuto uno studio tutto
italiano. Il rimedio più efficace per togliere i chili di troppo dai punti più
difficili, ossia dai temuti cuscinetti di grasso, è una lenta passeggiata. Più
precisamente un’andatura di 4 chilometri all’ora. Insomma, non serve
andare di corsa nè tantomeno a passo spedito. La scoperta è arrivata da
un gruppo di ricerca che ha monitorato, tra il 2003 e il 2004, una trentina
di ragazzi in lieve o grave sovrappeso. Scopo dello studio: calcolare il
consumo delle diverse riserve energetiche, carboidrati e lipidi, durante
camminate a differenti intensità e identificare la velocità ideale per
bruciare i depositi di grasso.
“Camminata costante di 4 chilometri all’ora”''Abbiamo identificato
l'andatura sciogli-grasso per eccellenza - afferma Claudio Maffeis,
docente di clinica pediatrica dell’Università di Verona e responsabile dello
studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology - si tratta della
camminata costantea 4 km all'ora. Un'attività consueta, economica e
facilmente praticabile ovunque, la camminata è molto utile per combattere
l'obesità. A 4 km/h - continua Maffeis -, la velocità che ad esempio si tiene
quando si porta a spasso il cane o quando si fa una passeggiata, il 40%
delle calorie bruciate deriva dai grassi. Aumentando la velocità, questa
percentuale si riduce: a 6 km/ora, ad esempio, il consumo di grassi si
ferma attorno al 20%''
“In 40 minuti meno 6 grammi di grasso”I dati emersi dallo studio del team
veronese rivelano che un ragazzo sovrappeso di 70 kg che cammina per
40 minuti a 4 km/ora brucia 150 calorie e 6 grammi di grasso.
Camminando a 6 km/ora, brucia le stesse calorie in 27 minuti, ma brucia
solo 3 grammi di grasso, ha una maggiore sensazione di fatica. E, cosa
ancora più importante, ha molta più fame. A maggiore velocità, infatti, la
percentuale di carboidrati consumati aumenta, e questo innesca reazioni
nell'organismo che portano a un aumento dell'appetito e quindi al
consumo di cibo. E' importante sottolineare - secondo i ricercatori - che
uno sforzo meno intenso è meno faticoso e consente di prolungare
l'esercizio per più tempo, offrendo dei risultati ancora migliori. Questo non
vuol dire che i sacrifici di chi consuma le scarpe da jogging nei parchi
cittadini siano vani. Al contrario: ''L'attività fisica regolare - sottolinea
Maffeis - è indicata per tutte le persone sovrappeso, in ogni sua forma,
non importa che sia una camminata, una corsa o delle vasche in piscina.
Come è evidenziato dal nostro studio un esercizio fisico aerobico a più
bassa intensità permette la più efficace perdita di grasso''.
La formula del “quoziente respiratorio”Per arrivare a questo risultato è
stato analizzato il “quoziente respiratorio” del gruppo di ragazzi arruolati
dal dipartimento di Pediatria dell'Università di Verona, mentre
camminavano sopra dei tapis roulant a diverse andature. Il quoziente
respiratorio è il rapporto tra l'ossigeno consumato, direttamente
riconducibile alla quota di energia utilizzata, e l'anidride carbonica
prodotta dall'organismo. Il calcolo del rapporto consente di ottenere
precise informazioni sulla fonte di energia utilizzata. ''In sostanza, è
emerso che, a parità di tempo, più si va veloce più si consumano energie
o calorie, ma la fonte di energia utilizzata cambia di percentuali
significative a seconda degli sforzi. Maggiore è lo sforzo - spiega Maffeis -
maggiore è l'utilizzo di carboidrati. Diminuendo l'intensità di esercizio
fisico l'organismo attinge sempre meno dai carboidrati per preferire la
fonte energetica dei depositi adiposi''.
Alcuni consigli da non dimenticare…Camminare va bene, come
consigliato anche dall'Organizzazione mondiale della Sanità, ma per
combattere il soprappeso largo anche a qualsiasi altro sport purché svolto
con regolarità. Gli esperti ricordano poi di ridurre i grassi
nell'alimentazione, di non bere bevande zuccherate, di suddividere
l'assunzione di cibo in cinque pasti al giorno, di limitare la
“videodipendenza”, di consumare almeno cinque porzioni di frutta o
verdura al giorno e di controllare il peso con regolarità.

www.lastampaweb.it
testo a cura di Claudia Ferrero

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