giovedì 22 novembre 2012
mercoledì 21 novembre 2012
RITO VELOCE DI PURIFICAZIONE
Se avete bisogno di purificare
velocemente un ambiente, sedetevi comodi facendo poggiare le piante
dei piedi a terra e la schiena allo schienale della sedia.
Ora fate quattro respiri profondi quindi riprendete a respirare regolarmente immaginando che ad ogni respiro una luce bianca argentata cresca dentro di voi salendo dai piedi fino a giungere alla sommità della vostra testa.
Concentratevi sul «fluido luminoso» che esce dalla vostra testa come lo zampillio di una fontana e si allarga in cerchi concentrici purificando tutto ciò che si trova nell’ambiente.
Questo piccolo rituale vi aiuterà a spazzare via ogni possibile negatività, e vi darà l’energia necessaria ad affrontare le giornate «no».
Ora fate quattro respiri profondi quindi riprendete a respirare regolarmente immaginando che ad ogni respiro una luce bianca argentata cresca dentro di voi salendo dai piedi fino a giungere alla sommità della vostra testa.
Concentratevi sul «fluido luminoso» che esce dalla vostra testa come lo zampillio di una fontana e si allarga in cerchi concentrici purificando tutto ciò che si trova nell’ambiente.
Questo piccolo rituale vi aiuterà a spazzare via ogni possibile negatività, e vi darà l’energia necessaria ad affrontare le giornate «no».
Dal Grimorio di Igea (Facebook)
martedì 13 novembre 2012
COME DISEGNARE UN LABIRINTO
Tratto e riveduto dal mio romanzo Amori e sapori in Sabina. Ricette e spiritualità.
Come disegnare un finger
labyrinth.
Tracciare il “seed pattern” per
disegnare un labirinto unicursale a sette circuiti (che è quello
classico di Cnosso).
SEED PATTERN
Partendo da questa croce con quattro
punti e quattro angoli, il ”seed pattern” appunto, si iniziano a
tracciare le linee curve dal braccio superiore della croce all’inizio
dell’angolo di destra, poi dal’angolo di sinistra al punto di
destra, dal punto sinistro al secondo braccio dell’angolo destro,
dal secondo braccio dell’angolo sinistro al braccio destro della
croce, dal braccio sinistro della croce all’angolo destro in basso,
dall’angolo in basso a sinistra al punto in basso a destra, dal
punto in basso a sinistra al secondo lato dell’angolo in basso a
destra e infine dal secondo braccio dell’angolo sinistro in basso
al braccio inferiore della croce.
Questo se si vuole avere l’ingresso
del labirinto sulla sinistra. Se si vuole entrare da destra si
inverte il procedimento.
Sembra difficile, ma basta prenderci
la mano. E’ divertente e rilassante.
ILLUSTRARE SUCCESSIONE
PS - Per chi fosse interessato al libro si può acquistare ormai solo da Fiorditè a Roma, alla libreria Moderna a Rieti e da me. Ne sono rimaste pochissime copie.
lunedì 12 novembre 2012
Ogni persona che passa nella nostra vita è unica
Ogni persona che passa nella nostra
vita è unica.
Sempre lascia un pò di se
e si porta via un pò di noi.
Ci sarà chi si è portato via molto,
ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla.
Sempre lascia un pò di se
e si porta via un pò di noi.
Ci sarà chi si è portato via molto,
ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla.
Questa è la più grande responsabilità
della nostra vita
e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso.
(J. Luis Borges)
e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso.
(J. Luis Borges)
Metto la foto dell'albero della vita di Gustav Klimt come era nel post di Facebook
lunedì 29 ottobre 2012
SAMHAIN con Labirinto
Quando l'anno arriva al raccolto
e il vento ti invita ad andare avanti
accendi fuochi su ogni collina
e onora coloro che ami che sono morti
Il Labirinto della Grande Madre
Immagine meravigliosa che condivido con voi, tratta dal gruppo di Facebook Medijtacia Labyrintu
Outside the inner
Labyrinth is a ring of 13 moons in phases, denoting the 13 moon
cycles in a year. A ring of prehistoric Goddess images forms a
mandala around the moons. 4 " Round; Printed both sides.
This particular labyrinth was found on every continent, including Siberia, Arizona USA, Peru, Africa. I
This particular labyrinth was found on every continent, including Siberia, Arizona USA, Peru, Africa. I
ndia and Scandinavia. It
is probably 5,000 years old, and is also known as the Cretan
Labyrinth. It's form is similar to the shape of the human brain. Each
Goddess is framed in a mandorla or "vesica piscies" shape,
an ancient symbol of the yoni, the source of feminine creative power.
At the feet of the Goddesses are symbols for the four directions and
elements of Air (east), Fire (south), Water (west) and Earth (north).
The outer ring of mandala petals holds the Western astrological
symbols.
Mia traduzione:
Fuori del labirinto interno vi è un anello con le 13 fasi lunari, che mostrano i 13 cicli lunari dell'anno. Segue un anello con delle immagini di dee preistoriche, negli spicchi vi sono i segni zodiacali.
Questo labirinto particolare è stato trovato in ogni continente, compresa la Siberia, l'Arizona (USA), il Peru, l'Africa, l'India e la Scandinavia. Probabilmente risale a 5.000 anni fa ed è conosciuto cone il Labirinto cretese. Ha la forma del cervello umano.
Ogni Dea è incorniciata da una forma a mandorla o a "vesica piscies", un antico simbolo della yoni (termine sanscrito per indicare i genitali femminili ndt), la fonte del potere creativo femminile.
Ai piedi delle Dee si trovano i simboli delle quattro direzioni ed elementi Aria (est), Fuoco (sud), Acqua (ovest) e Terra (nord).
L'anello esterno dei petali del mandala contiene i simboli astrologici occidentali.
IL SOGNO DI GESU' E DEL SACCO DELLE SOFFERENZE
Una stralcio dal bellissimo libro di Kathleen Mcgowen "La Promessa"
IL SOGNO DI GESU' E DEL SACCO DELLE
SOFFERENZE
Stavo attraversando veramente un brutto
periodo. Tutto era una sfida, e avevo più preoccupazioni di quante
fossi in grado di gestire. Quella sera avevo pianto fino a
addormentarmi, non sapendo come avrei superato il giorno dopo, tanto
meno la settimana, il mese o l'anno successivo.
Cominciai a sognare e portai con me nel
sonno anche le lacrime che avevo versato da sveglia. I miei sogni
sono sempre stati chiari e vividi, e questo non fu diverso. Ero
seduta sulla riva di un fiume, un fiume che scorreva in mezzo a una
vegetazione rigogliosa, un paesaggio verdeggiante. Credo fosse il
Galles o qualche altra lussureggiante località celtica in contatto
con la mia anima, perchè sogno spesso posti del genere. Eppure,
malgrado mi trovassi in un luogo tanto splendido, continuavo a
singhiozzare. Ad un tratto sentii una voce profonda e tonante alle
mie spalle. " Perchè piangi?" mi chiese.
Mi voltai. Davanti a me, perfetto e
luminoso, c'era Gesù.
"Coraggio vieni con me" disse
invitandomi con un cenno della mano. " Voglio mostrarti una
cosa" Lo seguii lungo il fiume. Mi asciugai gli occhi, mentre
lui mi chiedeva di nuovo come potessi piangere quando il mondo
intorno a noi era così incantevole e benedetto da Dio. Gli dissi che
mi sentivo stanca e angosciata, che non sapevo come pagare il mutuo
la settimana dopo e gli snocciolai tutta una serie di altre seccature
mentre camminavamo. Lui ascoltava in silenzio, mentre mi conduceva a
un'antica quercia sulla riva del fiume. Da uno dei rami pendeva un
grosso sacco fatto di un immacolato tessuto bianco. Gesù si avvicinò
al ramo e sciolse la corda che teneva il sacco attaccato all'albero,
lo aprì e me lo mostrò.
" Questo è il sacco delle
sofferenze". Voglio che tu metta qui dentro tutte le cose che al
momento ti turbano. Falle uscire dalla tua mente e dal tuo corpo e
riversale in questo sacco. Esprimi tutte le tue preoccupazioni qui
dentro, finchè non ne sarà rimasta più nemmeno una".
Non sono certo il tipo che si mette a
discutere con il salvatore del mondo. Inoltre, sembrava un'idea
fantastica. Così presi il sacco e ci urlai dentro tutte le mie
preoccupazioni finchè non fui stremata dallo sforzo. "Hai
finito?" mi chiese Gesù. Annui in silenzio mentre lui annodava
saldamente la corda intorno all'imboccatura del sacco, prima di
lanciarlo nel fiume.
" Lo vedi? Questo è il fiume del
tempo e scorre direttamente fino a Dio. Ora porterà tutte le tue
preoccupazioni lontano da te, in modo che non ti opprimano più. Ma
devi lasciarle andare. Guardale scivolare lungo il fiume, e poi
distaccatene..."
Così feci, e cominciai a sentirmi
incredibilmente più leggera. Prima di andarsene. Gesù si voltò
verso di me e disse: "Puoi venire qui ogni volta che lo vuoi, e
troverai il sacco delle sofferenze appeso a quest'albero. Quando le
tue preoccupazioni diventano troppe, mettile in questo sacco e
mandale a Dio.
E di ai tuoi amici che possono venire
anche loro. La capacità del sacco è infinita, proprio come Dio.
Poi sparì in un secondo. Ho notato che
Gesù ha un modo buffo di andare e venire a suo piacimento. E che non
usa mai le porte.
Quando mi svegliai, mi sentivo
profondamente meglio. E avevo una speranza, mentre prima le avevo
perse tutte.
Ben presto la speranza si tradusse in
miracoli fisici. Nei giorni successivi, i gravi problemi che mi
avevano tenuta sveglia e in lacrime si risolsero in modi che non
avrei mai immaginato. Il denaro arrivò inaspettatamente, così come
un'altra opportunità. Dio mi aveva davvero liberata dalle
preoccupazioni.
venerdì 26 ottobre 2012
Labirinto di Breamore
Sulla copertina del nostro libro "Iniziazione al Labirinto" le Edizioni
Mediterranee hanno messo il Mizmaze di Breamore, che si trova
nell'Hampshire in Inghilterra. La particolarità di questo labirinto è
che è circondato e oserei dire sommerso da un bosco di tassi:
Altra particolarità è che preservarlo è circondato da un recinto e quindi non si può percorrere.
come nutrire gli uccellini in inverno
Devo ancora provare, ma mi sembra un'ottima idea.
Non ricordo la fonte, mi dovete scusare, l'ho presa da Fb, mi sembra Amnesty International, ma non ci giurerei.
Non ricordo la fonte, mi dovete scusare, l'ho presa da Fb, mi sembra Amnesty International, ma non ci giurerei.
MEDITAZIONE DELLA LUCE
Chiudi
gli occhi.
Inspira
con il naso la luce del sole
e
immagina che vada a illuminare tutte le tue cellule.
Espira
con la bocca
e
immagina che tutte le tossine e le emozioni negative
presenti
nel tuo corpo
escano
dalla tua bocca come un fumo nero.
Ripeti
per 7 volte,
ogni
volta immaginando di risplendere di più.
Inspira
un’ultima volta e porta la luce del sole nel tuo cuore
E
ora ripeti mentalmente:
“Io
sono luce e spargo la mia luce intorno a me.”
Respira
di nuovo e apri gli occhi.
Abbraccio
di luce.com
LA BENEDIZIONE DEL GREMBO
Questa per me è la terza volta e debbo dire che è una bellissima esperienza. Se si va sul sito di Miranda Gray c'è scritto che non è solo per le donne, ma che fa bene anche agli uomini.
La prossima Benedizione Mondiale del Grembo è ormai prossima
e così ho pensato fosse giunto il momento di mettermi in contatto con tutte voi
– attualmente siete più di 30.000 – per ricordarvi di registrarvi per
l’Armonizzazione alla Benedizione del Grembo, rispondere ad alcune delle vostre
domande e darvi alcune notizie.
·
Per ricevere
l’Armonizzazione alla Benedizione del Grembo del 29 ottobre, dovete registrarvi per la Benedizione Mondiale del Grembo prima del 28 ottobre
2012 a questo link: www.mirandagray.co.uk/ register.html
Se non vi registrate indicando un orario, non posso sapere
quando inviarvi l’Armonizzazione!
·
AVETE RICEVUTO LA CONFERMA? Se vi siete già registrate ma non avete ricevuto l’email di conferma significa che la procedura
non è andata a buon fine e quindi dovete registrarvi nuovamente.
·
Non ricordate per che orario vi eravate prenotate? Nessun problema, registratevi di nuovo!
·
Volete
cambiare l’orario? Per cambiare l’orario o altri particolari, basta che andiate
alla pagina: http://www.mirandagray.co.uk/ register.html e compiliate nuovamente il modulo.
La Benedizione del Grembo di ottobre:
Ogni Armonizzazione alla Benedizione del Grembo ha anche una
connotazione aggiuntiva. A ottobre, nello specifico, l’energia sarà indirizzata
anche alla guarigione del modello di femminilità della nostra Coscienza di
Gruppo per aiutarci a superare il passato e consentirci così di creare un modello
nuovo e più autentico di femminilità e di donna. Contribuire a questo nuovo
inizio con la nostra energia e la nostra partecipazione è davvero emozionante!
Ci sono così tante donne in tutto il mondo che non sono in
grado di accettare o esprimere pienamente le loro energie femminili. Eppure, nella
nostra femminilità, ognuna di noi è bella e forte, ma per modificare il modo in
cui il mondo ci percepisce, dobbiamo modificare la Coscienza di Gruppo. Se un
numero sufficiente di donne conterrà l’energia della Benedizione del Grembo per
tutte le donne del mondo, allora innescheremo un cambiamento che non
influenzerà solo la nostra generazione, ma anche quella delle nostre figlie e
delle nostre nipoti. La famiglia della Benedizione del Grembo sta crescendo di
giorno in giorno e tutte noi abbiamo un ruolo nel cambiamento che stiamo
cercando di portare nel mondo. Non vedo l’ora di connettermi con tutte voi il
29 ottobre :o)
Domande:
Mi sono state poste molte domande sull’Armonizzazione alla
Benedizione del Grembo, mi è stato chiesto cosa fa, per cosa la si può usare e
perché dovremmo volerla ricevere regolarmente. Di seguito trovate quindi delle
risposte, vi invito a passarle anche ad altre donne :o)
Che cos’è un’Armonizzazione alla Benedizione del Grembo? È
una guarigione
L’Armonizzazione alla Benedizione del Grembo è un bellissimo
modo per portare la guarigione che scaturisce dal Divino Femminile nelle nostre
vite. Ogni Armonizzazione alla Benedizione del Grembo innalza le nostre
vibrazioni e apporta una potente guarigione a tutti gli aspetti della nostra
femminilità, agendo a livello fisico, emotivo, mentale e spirituale. Colma il
nostro Centro del Grembo, restituendo al nostro utero la sua sacralità.
Che cos’è un’Armonizzazione alla Benedizione del Grembo? È
un cammino spirituale
Con ogni Armonizzazione alla Benedizione del Grembo ci
apriamo al Divino Femminile. È una preghiera fisica che ci connette sempre più
profondamente a Lei, avvolgendoci nelle Sue energie di guarigione e d’amore.
Con ogni armonizzazione riceviamo la Sua presenza, percepiamo la sacralità del
nostro grembo e della nostra femminilità e torniamo a essere Sue Figlie.
Che cos’è un’Armonizzazione alla Benedizione del Grembo? È
un percorso di sviluppo personale
L’Armonizzazione alla Benedizione del Grembo è un’esperienza
profondamente trasformativa che cambia i nostri livelli energetici, i nostri
schemi, la nostra consapevolezza e la nostra percezione e che ci consente di
pensare, vivere e agire in sintonia con le energie femminili. Apre il nostro
cuore al Divino Femminile consentendoLe così di cambiare il corso della nostra
vita e il nostro modo di seguirlo.
Che cos’è un’Armonizzazione alla Benedizione del Grembo? È
un’esperienza terapeutica
Ogni volta che riceviamo l’Armonizzazione alla Benedizione
del Grembo ci connettiamo alla nostra femminilità e riconosciamo la forza, la
bellezza, la creatività, il potere, la sensualità e la sacralità che sono in
ognuna di noi, indipendentemente dall’età. La Benedizione del Grembo ci aiuta a
lasciar andare il passato, a liberarci da pensieri limitanti e da comportamenti
appresi, dissolve lo stress e il senso di colpa e ci restituisce la libertà di essere
chi veramente siamo.
Che cos’è un’Armonizzazione alla Benedizione del Grembo? È
un rito di passaggio quotidiano
L’Armonizzazione alla Benedizione del Grembo è un risveglio
che ci aiuta a lasciar andare il passato e ad accettare il presente, portandoci
a un nuovo futuro con gioia, amore, forza e bellezza. La presenza del Divino
Femminile nella Benedizione ci ricorda che non siamo sole, che Lei è al nostro
fianco nel viaggio della vita e che, per quanto la situazione possa essere
difficile, “va tutto bene”.
Che cos’è un’Armonizzazione alla Benedizione del Grembo? È
un rito di passaggio quotidiano
L’Armonizzazione alla Benedizione del Grembo ci sostiene
amorevolmente nelle trasformazioni della vita. È un modo meraviglioso per
accogliere una giovane nel consesso delle donne e per riconoscere e valorizzare
il potere insito nelle magiche trasformazioni della menopausa e della
maternità. Attraverso l’amore del Divino Femminile, l’Armonizzazione alla
Benedizione del Grembo è anche un modo per riconoscere e accettare la vita nei
momenti di dolore, perdita e cambiamento.
Che cos’è un’Armonizzazione alla Benedizione del Grembo? È
una riconnessione
In un mondo in cui le fonti di stress e le richieste
pressanti abbondano, è facile perdere il contatto con il Divino Femminile e smarrire
la consapevolezza della Sua presenza nelle nostre vite. L’Armonizzazione alla
Benedizione del Grembo ci riporta alla Sua presenza e riaccende in noi
l’esperienza della gioia, dell’amore, del benessere e dell’essere guidate dalla
Dea.
Che cos’è un’Armonizzazione alla Benedizione del Grembo? È
una celebrazione
Ogni Armonizzazione alla Benedizione del Grembo è un
risveglio, è l’espressione e la celebrazione di tutti gli aspetti del
femminile. Riconosce chi veramente siamo: donne belle, potenti, creative,
sagge, meritevoli, brave, magiche e sensuali, qualunque sia la nostra età, il
nostro aspetto o le nostre esperienze di vita. La Benedizione del Grembo porta
all’instaurarsi di un collegamento con il Divino Femminile che celebra la Sua
presenza in tutte le donne e i doni che Lei ci ha dato.
domenica 30 settembre 2012
ISTANTI
Condivido volentieri con voi questo pezzo di Borges.
ISTANTI - J. L. BORGES
Se potessi vivere di nuovo la mia vita. Nella prossim
ISTANTI - J. L. BORGES
Se potessi vivere di nuovo la mia vita. Nella prossim
a cercherei di commettere più errori.
Non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igienico.
Correrei più rischi, farei più viaggi, contemplerei più tramonti, salirei più montagne, nuoterei in più fiumi.
Andrei in più luoghi dove mai sono stato, mangerei più gelati e meno fave, avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari.
Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
della loro vita sensati e con profitto; certo che mi sono preso qualche momento di allegria.
Ma se potessi tornare indietro, cercherei di avere soltanto momenti buoni.
Che, se non lo sapete, di questo è fatta la vita, di momenti: non perdere l’adesso.
Io ero uno di quelli che mai andavano da nessuna parte senza un termometro, una borsa dell’acqua calda,
un ombrello e un paracadute; se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.
Se potessi tornare a vivere comincerei ad andare scalzo all’inizio della primavera e resterei scalzo fino alla fine dell’autunno.
Farei più giri in calesse, guarderei più albe,
e giocherei con più bambini, se mi trovassi di nuovo la vita davanti.
Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo.
tratto da:
http://ilterzoorecchio.wordpress.com/
Non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igienico.
Correrei più rischi, farei più viaggi, contemplerei più tramonti, salirei più montagne, nuoterei in più fiumi.
Andrei in più luoghi dove mai sono stato, mangerei più gelati e meno fave, avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari.
Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
della loro vita sensati e con profitto; certo che mi sono preso qualche momento di allegria.
Ma se potessi tornare indietro, cercherei di avere soltanto momenti buoni.
Che, se non lo sapete, di questo è fatta la vita, di momenti: non perdere l’adesso.
Io ero uno di quelli che mai andavano da nessuna parte senza un termometro, una borsa dell’acqua calda,
un ombrello e un paracadute; se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.
Se potessi tornare a vivere comincerei ad andare scalzo all’inizio della primavera e resterei scalzo fino alla fine dell’autunno.
Farei più giri in calesse, guarderei più albe,
e giocherei con più bambini, se mi trovassi di nuovo la vita davanti.
Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo.
tratto da:
http://ilterzoorecchio.wordpress.com/
mercoledì 19 settembre 2012
venerdì 14 settembre 2012
Immagine stupenda presa da un'amica
Mi dispiace, non so di chi sia, ma non posso non metterla. Mi sembra un'immagine che rende veramente l'unione tra il maschile e il femminile sia dentro di noi che con un'altra persona.
21 settembre 2012
Carissimi, vi informo che oltre a essere il giorno dell'Equinozio di Autunno il giorno 21 settembre è anche il giorno dedicato alla PACE in questo nostro pianeta.
Alle ore 18 ora locale in tutte le città del mondo coinvolte avrà inizio una ondata di silenzio che si espanderà in tutto il pianeta.
Partecipiamo tutti.
Nel nostro piccolo qualcosa farà!
Alle ore 18 ora locale in tutte le città del mondo coinvolte avrà inizio una ondata di silenzio che si espanderà in tutto il pianeta.
Partecipiamo tutti.
Nel nostro piccolo qualcosa farà!
lunedì 20 agosto 2012
Fiori commestibili
Insieme all'orto sinergico mi è tornata la passione delle ricette con i fiori commestibili e ho scaricato una marea di ricette e di siti.
Vi inserisco alcuni link:
http://www.ilgiardinocommestibile.it/tag/fiori-commestibili/
http://www.fioricommestibili.it/ricette-con-fiori.php
http://www.aalamargherita.com/
http://www.leerbeinbocca.it/
Spero di aver stuzzicato la vostra curiosità.
Vi inserisco alcuni link:
http://www.ilgiardinocommestibile.it/tag/fiori-commestibili/
http://www.fioricommestibili.it/ricette-con-fiori.php
http://www.aalamargherita.com/
http://www.leerbeinbocca.it/
Spero di aver stuzzicato la vostra curiosità.
Orto sinergico
Ieri pomeriggio sono andata a visitare un orto sinergico e me ne sono innamorata, quindi condivido con voi quello che ho trovato sul web.
Orto Sinergico
Gli attuali metodi di coltivazione ISOLANO le piante artificialmente in zone monoqualitative ed in filari massimizzati sul terreno, e le incoraggiano ARTIFICIALMENTE nello sviluppo, scavando e modificando il terreno naturale, usando fertilizzanti sulle piante desiderate, usando diserbanti sulle piante ritenute dannose, usando pesticidi contro più piccole forme di vita animale ritenute potenzialmente dannose per le piante desiderate; il risultato e’ quello di avere nei supermercati frutta e verdure visivamente perfette, ma inconsistenti dal punto di vista del gusto (con minori quantità di elementi nutritivi utili contenuti), oltre che parzialmente tossiche per la salute umana (veleni occasionalmente non rilevati, non ancora proibiti, o tollerati in basse dosi dalla legge).
Aggiornati studi microbiologici evidenziano il fatto che LE PIANTE CRESCENDO E VIVENDO SUL SUOLO CREANO SPONTANEAMENTE UN SUOLO PIU’ FERTILE DI PRIMA, grazie a residui organici ed attività chimica.
La terra, oltre che dalle piante, e’ resa fertile anche da vari microrganismi, batteri, lombrichi, funghi.
La Hazelip ha strutturato un metodo di coltivazione che promuove meccanismi di AUTOFERTILITA’ del terreno, SENZA BISOGNO DI ARARE oppure di CONCIMARE, ne di separare le piante (pur facendo attenzione a collegarle in modo compatibile e collaborativo tra loro).
Esistono chimiche inimmaginabili nella natura.. alcune piante emettono tossine persino verso esemplari della loro stessa specie, una volta sviluppatesi in un dato territorio … altre piante emettono sostanze preziosissime solo per altre specifiche varieta’ o specie.
A differenza delle usuali coltivazioni agricole industriali, in un orto sinergico le PIANTE PERENNI CONVIVONO CON le PIANTE STAGIONALI, e la stessa verdura e’ presente CONTEMPORANEAMENTE A DIVERSI STADI (persino decomposta a nutrire uno stesso esemplare in fiore).
La copertura dell’ orto sinergico e’ una copertura organica permanente, messa per promuovere meccanismi naturali di autofertilizzazione ed autoaerazione.
A integrazione dell’articolo guardate questi due video di Marilia Zappalà, socia fondatrice dell’ Associazione Basilico, nata nel 2002 con l’obiettivo di sostenere la creazione di eco-villaggi, diffondere i metodi dell’agricoltura naturale e della permacultura, praticare stili di vita ecologici.
Gli organismi presenti in un suolo spontaneamente nell’ orto sinergico non sono visti come un pericolo, ma come un pregio da coltivare nel modo migliore a supporto del massimo sviluppo agricolo (sinergia).
Solitamente in questo tipo di orti l’ irrigazione viene applicata con la tecnica ”a goccia” (tubi forati sotto la pacciamatura, interrati, o meglio ancora poggiati, sul terreno delle piante), senza sprecare quantità d’ acqua nell’ aria o sulle foglie, oltre che senza rischiare di slavare sostanze nutritive utili dal corpo della pianta o dal terreno… in questo modo si risparmia molta acqua.
Con questa tecnica ”a goccia” si risolvono i soliti problemi derivanti dalla bagnatura della parte aerea delle piante (le foglie bagnate, soprattutto con il caldo, perdono sali a causa dell’ evaporazione dell’ acqua che da esse assorbe automaticamente delle sostanze preziose per il processo micro-idraulico chiamato osmosi) e si riduce lo choc termico (il rapido passaggio dal caldo intenso, specie se la pianta viene scaldata direttamente dai raggi del sole, al freddo dell’ acqua d’innaffiamento, specie se poggiata sulle foglie, può far morire qualche esemplare e stressarne altri, come per le congestioni estive dei bagnanti).
Si dispone direttamente sul terreno da coltivare un tubo di 16 mm di diametro, lungo la zona da irrigare, a formare un anello che la circonda (se molto estesa creare una spirare destrogira) e si praticano dei fori con un punteruolo ogni 15cm. , poi si ricopre con una pacciamatura (foglie secche e rametti naturali che mantengono al suolo l’ umidità d’ estate ed il calore d’ inverno).
La natura lasciata a sé stessa e’ in grado di produrre frutti abbondanti senza diminuire la fertilità della terra … soltanto quando l’ uomo comincia a coltivare si verifica la diminuzione progressiva della fertilità, che poi rende necessaria la fertilizzazione esterna artificiale (tradizionale o chimica).
Nell’ orto sinergico quindi NON SI ZAPPA NE SI ARA il terreno, e non si concima con concimi organici ne’ (ovviamente) chimici.
Evitando lavorazioni artificiali e seminando una gran varietà di piante la fertilità del terreno aumenta anno dopo anno.
Quando ariamo la terra provochiamo sempre un ingresso nel sottosuolo (ricco di Humus e forme vitali ANAEROBICHE utili) di una grande quantità di ossigeno che ”BRUCIA” subito la stragrande maggioranza dei microorganismi che popolavano il terreno.
Alan Smith, un microbiologo australiano, ha dimostrato come arare la terra danneggi i cicli nutritivi del suolo.
E’ importante dividere nettamente la zona dove si passa per lavorare da quella dove invece crescono le piante coltivate sinergicamente … in questo modo si evita di compattare il suolo calpestandolo.
Nella zona coltivata si mantiene la terra sempre ricoperta da uno spesso strato di pacciamatura (meglio un misto di materiale di recupero o di riciclo: paglia, rametti, carta non tossica, foglie morte) che ha la stessa funzione delle foglie morte sul suolo di un bosco.
La pacciamatura trattiene una basilare umidità del suolo, combatte la crescita delle erbe spontanee causando ombra sul terreno, proteggere la fertilità del suolo dal dilavamento della pioggia, evita l’ effetto di compattamento del suolo quando piove violentemente (pioggia battente).
I materiali usati per i bordi dei campi sono naturali (legno, muretti a secco, senza calce e cemento) o addirittura siepi di piante… allo stesso modo si usano salici o ginestre al posto dei laccetti (inquinanti) in plastica e metallo.
- non compattare il suolo
- non concimare
- piantare e seminare insieme almeno tre specie diverse di piante.
Il sistema di coltivazione della Hazelip e’ chiamato ”agricoltura sinergica” perchè prende in considerazione i vantaggi della sinergia tra diverse piante (sinergia = energie collaboranti concettualmente unibili in una sola energia per un unico scopo collettivo … le piante si aiutano a vicenda come in una simbiosi allargata e varia).
Per avere la sinergia ottimale di solito si seminano insieme:
1) almeno una LEGUMINOSA (legumi), come i ceci, le lenticchie, i fagioli, i piselli.
Le leguminose, tramite un batterio che cresce nelle loro radici, HANNO LA CAPACITA’ DI FISSARE L’ AZOTO ATMOSFERICO NEL SUOLO (principale nutrimento di tutte le piante).
2) almeno una LILIACEA (intorno agli altri due tipi di piante), come l’ aglio, la cipolla, il porro, lo scalogno (piccola cipolla rossa allungata, detta anche ”cipolla romana”).
Le liliacee TENGONO LONTANI I BATTERI per le loro caratteristiche chimico-biologiche.
3) almeno una verdura comune al centro della zona seminata, mantenendo una giusta distanza minima tra le piante (perchè non si ”soffochino” reciprocamente).
SAREBBE MEGLIO COLTIVARE ANCHE DEI FIORI nella stessa zona seminata: la Calendula ha una potente attività antibatterica, il Piretro ed il Nasturzio tengono invece lontane le formiche.
Le Erbe Spontanee (classicamente chiamate ”erbacce”) possono aiutare a trattenere umidità nel suolo (con le loro radici) e sono da rimuovere (a mano e generalmente senza sradicare completamente) e sfoltire SOLO NEL CASO CHE SOFFOCHINO IL NOSTRO SEMINATO GERMOGLIANTE O ADOMBRINO LE NOSTRE PIANTE COLTIVATE E I LORO FIORI-FRUTTI.
Naturalmente alcune erbe spontanee non sono aggressive-infestanti, oppure sono medicinali, oppure commestibili, in questi casi ovviamente NON vanno assolutamente danneggiate (al massimo sfoltite in modo mirato ed utilizzate).
Probabilmente se un certo tipo di erba spontanea nasce accanto ad alcune nostre piante coltivate e NON ACCANTO AD ALTRE, allora quella pianta sarà in armonia con le altre da noi seminate, e difficilmente vi saranno tossine naturali di competizione reciproca.
I prodotti dell’ orto sinergico sono proporzionali alla bontà del suolo iniziale, ma eccellono in qualità ed intensità di sapori, inoltre aumentano esponenzialmente (seppur lentamente, negli anni) anche in quantità del raccolto.
E’ possibile creare qualcosa di simile a delle fioriere (fondamentale su terreni particolarmente rocciosi).. saranno costruite in legno e non avranno base (niente fondo, collegate al terreno sottostante) … prima si arerà o vangherà il terreno, poi si creerano le ”fioriere” alte circa trenta centimetri e larghe circa un metro e sessanta centimetri (esistono delle ”proporzioni auree” in matematica geometrica e numerologica, ma non so se sono state ancora applicate anche alle proporzioni di costruzione di tali ”fioriere”) … le ”fioriere” verranno subito ricoperte di paglia o compostaggio (dopo la semina) per i motivi detti prima.
La paglia in particolare, decomponendosi, produce miceli (filamenti vegetali, agglomerati filiformi di funghi) che proteggono le piante coltivate da vari aggressori microbiologici.
La cellulosa contenuta nella paglia, poi, costituisce un alimento o un apporto di carbonio per i microrganismi terrestri compatibili con la crescita delle piante e favorisce lo sviluppo di batteri benefici.
Per una coltivazione sinergica possiamo usare paglia di grano o di tutti gli altri cereali.
Se utilizzassimo paglia pressata, questa andrebbe aerata bene prima dell’uso, per evitare un eccessivo isolamento termico del terreno.
PER LA PACCIAMATURA PROTETTIVA (strato biodegradabile di protezione del suolo), oltre alla (1) PAGLIA, possiamo utilizzare anche:
(2) FOGLIE SECCHE: escludendo le foglie di eucalipto, che possono inibire lo sviluppo dei microrganismi, si possono usare tutte le foglie.
Foglie di rovere, castagno, quercia, noce, si possono utilizzare anche come pacciamatura, ma anch’ esse insieme a foglie di altri alberi.
Solo gli aghi di pino e di altre conifere sono in generale da evitare, salvo eccezioni (sempre mescolati con altri materiali e solo se non si dispone di altro materiale) come nella pacciamatura della fragola o in terreni con un pH molto basico.
(3) CANNE: si utilizzano spezzettandole.
Anche diverse piante acquatiche come l’Enea e tutte le Typhaceae vanno bene.
Si raccolgono una o due volte l’anno quando sono verdi o quando sono già adulte e (solo se) secche.
(4) CARTA: meglio se lasciata all’ aperto (meglio se mista ad altri materiali) per un certo periodo prima della frammentazione e posa in opera finale, e meglio se di pura cellulosa, senza additivi chimici o coloranti.
In Europa solitamente possiamo anche utilizzare la carta dei quotidiani tagliata in strisce (utilizzando le tagliadocumenti da ufficio : macchine per la distruzione di documenti che tagliano la carta in piccolissime striscie), dal momento che l’inchiostro dei giornali dei paesi OCCIDENTALI NON contiene piombo.
Però bisogna evitare carte colorate o brillanti come quelle delle riviste, perchè contengono metalli pesanti e sono tossiche per l’ uomo.
(5) SEGATURA: in estate viene regalata dalle industrie della lavorazione del legno, ma bisogna fare attenzione che non provenga da legname trattato o incollato.
Se vogliamo spendere in sicurezza, anche il pellet (combustibile recente per stufe ottimizzate a doppia combustione), essendo costituito da legname pressato garantito come NON TRATTATO, dovrebbe essere un buon pacciamante, ma va prima triturato e lasciato all’ aperto a riprendere la sua forma naturale.
Per evitare che le piante soffrano di carenza d’azoto, e’ bene distribuire la segatura fresca stesa anche dove si cammina, sui percorsi lasciati liberi per il passaggio dei coltivatori (o dei visitatori dell’ orto sinergico), in modo che subisca una prima decomposizione, evitando di depauperare il terreno dall’ azoto, e dopo un anno, a segatura scura, la si potrà aggiungere alla pacciamatura dell’aiuola.
(6) ALTRI MATERIALI COMPATIBILI: per esempio PICCOLI RAMI raccolti nei boschi o piccoli scarti del legname, (sterpaglie di bosco, di siepi, di piante potate) scarti di produzione della viticoltura triturati, ed in certi casi anche residui di noccioli di ulivo dei frantoi, comuni CARTONI, nonostante siano trattati con vari tipi di colla, e persino piume e lana di pecora.
Mischiare i materiali garantisce sempre di non eccedere negli eventuali errori di posa in opera!
Qualsiasi sia la pacciamatura, e’ bene porla anche come copertura anche ai
bordi delle ”fioriere”, tra le stesse ed il ”passaggio di lavoro-visitatori”,
in modo che il calore e l’ umidità vengano trattenuti nel terreno anche ai
bordi delle diverse zone agricole sinergiche.
Per una permacultura (permanente) sinergica (armoniosa) sono più utili i tubi in polietilene, a bassa pressione e non forati: sono molto più economici oltre che più adatti.
Per dare acqua alle ”fioriere senza fondo” sinergiche e’ consigliabile utilizzare tubi da 12mm ai 16mm di diametro che, una volta forati, vanno fatti correre a 10cm dai bordi alti delle aiuole, e fissati al terreno con forcine di metallo.
I fori, alla distanza di 20-30cm tra loro, possono essere praticati con un sottile chiodo arroventato o un trapano con punta 1.5-2mm, vanno rivolti verso il basso e posti sotto la pacciamatura (con due prese d’acqua in ognuno degli estremi dell’aiuola o, se le dimensioni della superficie da irrigare e la pressione dell’acqua lo consentono, vanno posti a circuito chiuso).
Per ogni giuntura-attacco idrico porremo una valvola per il controllo del flusso dell’acqua dal tubo principale di diametro maggiore, che farà da portante per tutti i tubi forati più piccoli posti sopra alle aiuole.
Una volta installati, i tubi per l’irrigazione a goccia resteranno in loco permanentemente, ed in caso di otturazioni basterà semplicemente rifare altri fori. Se il campo e’ in discesa sarà bene stabilire sezioni di irrigazione, magari consultare anche un esperto in idraulica per evitare problemi futuri.
Sarebbe meglio non usare acqua corrente in modo da poter annaffiare a temperatura ambiente (anche se l’ acqua corrente dinamizzata potrebbe essere utile ad energizzare le forme di vita vegetali).
I sistemi di annaffiamento tradizionale (con l’ annaffiatoio per zone tipo ”aiuole rialzate” o col tubo per zone più grandi) sono meno efficaci del sistema ”a goccia” perchè accelerano la decomposizione della pacciamatura, oltre che dilavare sostanze nutritive dalle foglie e a volte anche dal terreno, sprecando poi molta acqua inutilmente.
Ricordiamoci di porre la pacciamatura dopo la semina, oppure di affrettare la semina subito dopo la pacciamatura.
Il periodo migliore per semine e trapianti e’ indubbiamente la primavera, ma anche l’autunno può andare bene.
Bisogna saper osservare ed interagire con i ritmi della natura per collaborare con essa… badiamo al clima anche nella semina, e chiediamo consiglio ai contadini vicini che conoscono le specifiche cronotopiche del luogo (quali periodi e quali piante sono migliori … per quale zona di terra, più o meno ricca chimicamente o più o meno riparata dal sole, o dal vento, anche se nel nostro caso la pacciamatura e la coltivazione sinergica ci avvantaggia molto e rendono la geomorfia dei luoghi quasi equivalente).
La nostra pacciamatura incoraggia, tra gli altri organismi utili, i LOMBRICHI, che, resi più attivi dalla nostra protezione, aiutano il terreno ad arieggiarsi in modo sostenibile (senza bruciare tutte le forme di vita anaerobe come con l’ aratura) e ad arricchirsi grazie ai loro escrementi, prezioso nutrimento chimico-minerale per le piante.
Lo spessore ottimale della pacciamatura potrà essere ancora migliore se adeguato dinamicamente ad ogni stagione (in inverno di spessore maggiore) ad ogni momento produttivo dei vegetali presenti (prima di seminare o trapiantare piantine in primavera, si apriranno dei piccoli varchi nella pacciamatura, per permettere al terreno di assorbire raggi solari e scaldarsi prima di ricevere i semi, poi la pacciamatura sarà mantenuta rada ed arieggiata finché le piantine non si saranno sviluppate abbastanza, per poi intensificare di nuovo la pacciamatura in estate se il sole sarà troppo intenso ed il terreno caldissimo) ed al tipo di vegetali (ad esempio porri e carciofi richiedono una copertura maggiore di quella richiesta per le varietà di insalata).
Alla posa in opera iniziale della pacciamatura e’ consigliabile innaffiare subito, per favorire la sua aderenza al terreno.
Come detto prima alcune erbe infestanti durante la crescita potranno essere rimosse o sfoltite (deradicate dolcemente solo se incompatibili con una specifica verdura) e nel raccogliere i vegetali coltivati si eviterà l’ eradicazione (o si praticherà l’ eradicazione delicata nel caso di tuberi commestibili).
- preparati a base di Quassio che agiscono per ingestione determinando nei parassiti un breve periodo di inappetenza e la successiva morte in 2-3 giorni.
Agiscono contro la cavolaia e tutti i bruchi in genere, mentre sono totalmente innocui per gli insetti predatori, gli animali a sangue caldo, l’uomo.
- alternando Propoli in soluzione ammoniacale con propoli in Soluzione Idroalcoolica si evitera’ il proliferare di: cocciniglie, afidi, tignole, carpocapsa, minatori fogliari, ragnetto rosso, vari altri parassiti animali prevenendo malattie fungine come ruggine, ticchiolatura, monilia, oidio.
La somministrazione in questo caso va effettuata dopo la cascola naturale dei frutticini (ancora verdi) degli alberi, che si verifica generalmente 20-25 giorni dopo la caduta dei petali, ed eventualmente dopo l’ asportazione manuale dei frutti deformi, troppo ammassati, rovinati o gia’ beccati dagli uccelli (tale selezione non fa parte della strategia sinergica, ma potrebbe comunque essere in armonia con i bisogni naturali della pianta).
Un altro elemento ”polivirtuoso” di un orto sinergico e’ quello di costruire ripari per gli uccelli e luoghi naturali dove nidificare al meglio (gli uccelli aiutano a ridurre la quantità di insetti dannosi nell’ orto).
Il coltivatore deve agire come UNO SCIENZIATO CHE COLLABORA CON LA NATURA e cerca di imitarla!
Secondo me sarebbe bene anche ORGANIZZARE UNA SERIE DI ESPERIMENTI SISTEMATICI sull’ interazione fra COPPIE di singole specie (e sottospecie) di piante, in quantità significative di eventi e soggetti osservati… tu hai tempo? perchè non lo fai e prepariamo insieme un piccolo libro (magari gratuito o ad offerta libera) per divulgare i risultati?
Man mano che troverò informazioni più precise sulle singole interazioni tra DUE tipi di vegetali le pubblicherò qui (mandatemele se le conoscete).
Tornando all’ argomento generale ricordo anche che piantando vegetali con tipi di radici diverse per forma e profondità, si agisce in armonia con la natura, senza chimiche artificiali o modifiche meccaniche del suolo, e si evita il compattamento del terreno che viene aerato dalle radici stesse.
Se, infine, vogliamo che il nostro orto sinergico sia pienamente permaculturale, ricordiamo di preferire il riutilizzo al riciclo (se usiamo vetro o altre sostanze riciclabili, proviamo ad usarle nella loro forma primaria, senza ”scomporle e ricomporle” sprecando energia, come avviene comunque nel riciclaggio, sciogliendo il vetro col calore e poi rimodellandolo), di usare ciò che l’ ambiente SPECIFICO ci offre facilmente (non materiali o piante provenienti da chissadove), informandoci e tramandando più possibile le tecniche tradizionali del posto dove operiamo… infine cerchiamo di fare in modo che sia anche visivamente BELLO, che ci trasmetta significati positivi, che ci stimoli emozioni costruttive, che unisca la creatività artistica alla saggezza naturale, in una risonanza reciproca.
Orto Sinergico
L’ Orto Sinergico è un metodo
elaborato dall’ agricoltrice spagnola Emilia Hazelip, attiva
soprattuto nel Centro ”Las Encantadas”, sui monti Pirenei, in Francia.
L’ idea di creare un orto sinergico si ricollega al filone della Permacoltura
(coltura permanente, eterna, equilibrata ed inesauribile, non consumistica) ed
alle ricerche relativamente recenti sull’ impoverimento del suolo a causa dell’
abuso-uso agricolo meccanico-chimico da parte dell’ uomo (per esempio quelle
dell’ agronomo giapponese Masanobu Fukuoka).Gli attuali metodi di coltivazione ISOLANO le piante artificialmente in zone monoqualitative ed in filari massimizzati sul terreno, e le incoraggiano ARTIFICIALMENTE nello sviluppo, scavando e modificando il terreno naturale, usando fertilizzanti sulle piante desiderate, usando diserbanti sulle piante ritenute dannose, usando pesticidi contro più piccole forme di vita animale ritenute potenzialmente dannose per le piante desiderate; il risultato e’ quello di avere nei supermercati frutta e verdure visivamente perfette, ma inconsistenti dal punto di vista del gusto (con minori quantità di elementi nutritivi utili contenuti), oltre che parzialmente tossiche per la salute umana (veleni occasionalmente non rilevati, non ancora proibiti, o tollerati in basse dosi dalla legge).
Aggiornati studi microbiologici evidenziano il fatto che LE PIANTE CRESCENDO E VIVENDO SUL SUOLO CREANO SPONTANEAMENTE UN SUOLO PIU’ FERTILE DI PRIMA, grazie a residui organici ed attività chimica.
La terra, oltre che dalle piante, e’ resa fertile anche da vari microrganismi, batteri, lombrichi, funghi.
La Hazelip ha strutturato un metodo di coltivazione che promuove meccanismi di AUTOFERTILITA’ del terreno, SENZA BISOGNO DI ARARE oppure di CONCIMARE, ne di separare le piante (pur facendo attenzione a collegarle in modo compatibile e collaborativo tra loro).
Esistono chimiche inimmaginabili nella natura.. alcune piante emettono tossine persino verso esemplari della loro stessa specie, una volta sviluppatesi in un dato territorio … altre piante emettono sostanze preziosissime solo per altre specifiche varieta’ o specie.
A differenza delle usuali coltivazioni agricole industriali, in un orto sinergico le PIANTE PERENNI CONVIVONO CON le PIANTE STAGIONALI, e la stessa verdura e’ presente CONTEMPORANEAMENTE A DIVERSI STADI (persino decomposta a nutrire uno stesso esemplare in fiore).
La copertura dell’ orto sinergico e’ una copertura organica permanente, messa per promuovere meccanismi naturali di autofertilizzazione ed autoaerazione.
A integrazione dell’articolo guardate questi due video di Marilia Zappalà, socia fondatrice dell’ Associazione Basilico, nata nel 2002 con l’obiettivo di sostenere la creazione di eco-villaggi, diffondere i metodi dell’agricoltura naturale e della permacultura, praticare stili di vita ecologici.
Gli organismi presenti in un suolo spontaneamente nell’ orto sinergico non sono visti come un pericolo, ma come un pregio da coltivare nel modo migliore a supporto del massimo sviluppo agricolo (sinergia).
Solitamente in questo tipo di orti l’ irrigazione viene applicata con la tecnica ”a goccia” (tubi forati sotto la pacciamatura, interrati, o meglio ancora poggiati, sul terreno delle piante), senza sprecare quantità d’ acqua nell’ aria o sulle foglie, oltre che senza rischiare di slavare sostanze nutritive utili dal corpo della pianta o dal terreno… in questo modo si risparmia molta acqua.
Con questa tecnica ”a goccia” si risolvono i soliti problemi derivanti dalla bagnatura della parte aerea delle piante (le foglie bagnate, soprattutto con il caldo, perdono sali a causa dell’ evaporazione dell’ acqua che da esse assorbe automaticamente delle sostanze preziose per il processo micro-idraulico chiamato osmosi) e si riduce lo choc termico (il rapido passaggio dal caldo intenso, specie se la pianta viene scaldata direttamente dai raggi del sole, al freddo dell’ acqua d’innaffiamento, specie se poggiata sulle foglie, può far morire qualche esemplare e stressarne altri, come per le congestioni estive dei bagnanti).
Si dispone direttamente sul terreno da coltivare un tubo di 16 mm di diametro, lungo la zona da irrigare, a formare un anello che la circonda (se molto estesa creare una spirare destrogira) e si praticano dei fori con un punteruolo ogni 15cm. , poi si ricopre con una pacciamatura (foglie secche e rametti naturali che mantengono al suolo l’ umidità d’ estate ed il calore d’ inverno).
La natura lasciata a sé stessa e’ in grado di produrre frutti abbondanti senza diminuire la fertilità della terra … soltanto quando l’ uomo comincia a coltivare si verifica la diminuzione progressiva della fertilità, che poi rende necessaria la fertilizzazione esterna artificiale (tradizionale o chimica).
Nell’ orto sinergico quindi NON SI ZAPPA NE SI ARA il terreno, e non si concima con concimi organici ne’ (ovviamente) chimici.
Evitando lavorazioni artificiali e seminando una gran varietà di piante la fertilità del terreno aumenta anno dopo anno.
Quando ariamo la terra provochiamo sempre un ingresso nel sottosuolo (ricco di Humus e forme vitali ANAEROBICHE utili) di una grande quantità di ossigeno che ”BRUCIA” subito la stragrande maggioranza dei microorganismi che popolavano il terreno.
Alan Smith, un microbiologo australiano, ha dimostrato come arare la terra danneggi i cicli nutritivi del suolo.
E’ importante dividere nettamente la zona dove si passa per lavorare da quella dove invece crescono le piante coltivate sinergicamente … in questo modo si evita di compattare il suolo calpestandolo.
Nella zona coltivata si mantiene la terra sempre ricoperta da uno spesso strato di pacciamatura (meglio un misto di materiale di recupero o di riciclo: paglia, rametti, carta non tossica, foglie morte) che ha la stessa funzione delle foglie morte sul suolo di un bosco.
La pacciamatura trattiene una basilare umidità del suolo, combatte la crescita delle erbe spontanee causando ombra sul terreno, proteggere la fertilità del suolo dal dilavamento della pioggia, evita l’ effetto di compattamento del suolo quando piove violentemente (pioggia battente).
I materiali usati per i bordi dei campi sono naturali (legno, muretti a secco, senza calce e cemento) o addirittura siepi di piante… allo stesso modo si usano salici o ginestre al posto dei laccetti (inquinanti) in plastica e metallo.
I principi dell’agricoltura sinergica sono:
- non arare ne zappare- non compattare il suolo
- non concimare
- piantare e seminare insieme almeno tre specie diverse di piante.
Il sistema di coltivazione della Hazelip e’ chiamato ”agricoltura sinergica” perchè prende in considerazione i vantaggi della sinergia tra diverse piante (sinergia = energie collaboranti concettualmente unibili in una sola energia per un unico scopo collettivo … le piante si aiutano a vicenda come in una simbiosi allargata e varia).
Per avere la sinergia ottimale di solito si seminano insieme:
1) almeno una LEGUMINOSA (legumi), come i ceci, le lenticchie, i fagioli, i piselli.
Le leguminose, tramite un batterio che cresce nelle loro radici, HANNO LA CAPACITA’ DI FISSARE L’ AZOTO ATMOSFERICO NEL SUOLO (principale nutrimento di tutte le piante).
2) almeno una LILIACEA (intorno agli altri due tipi di piante), come l’ aglio, la cipolla, il porro, lo scalogno (piccola cipolla rossa allungata, detta anche ”cipolla romana”).
Le liliacee TENGONO LONTANI I BATTERI per le loro caratteristiche chimico-biologiche.
3) almeno una verdura comune al centro della zona seminata, mantenendo una giusta distanza minima tra le piante (perchè non si ”soffochino” reciprocamente).
SAREBBE MEGLIO COLTIVARE ANCHE DEI FIORI nella stessa zona seminata: la Calendula ha una potente attività antibatterica, il Piretro ed il Nasturzio tengono invece lontane le formiche.
Le Erbe Spontanee (classicamente chiamate ”erbacce”) possono aiutare a trattenere umidità nel suolo (con le loro radici) e sono da rimuovere (a mano e generalmente senza sradicare completamente) e sfoltire SOLO NEL CASO CHE SOFFOCHINO IL NOSTRO SEMINATO GERMOGLIANTE O ADOMBRINO LE NOSTRE PIANTE COLTIVATE E I LORO FIORI-FRUTTI.
Naturalmente alcune erbe spontanee non sono aggressive-infestanti, oppure sono medicinali, oppure commestibili, in questi casi ovviamente NON vanno assolutamente danneggiate (al massimo sfoltite in modo mirato ed utilizzate).
Probabilmente se un certo tipo di erba spontanea nasce accanto ad alcune nostre piante coltivate e NON ACCANTO AD ALTRE, allora quella pianta sarà in armonia con le altre da noi seminate, e difficilmente vi saranno tossine naturali di competizione reciproca.
I prodotti dell’ orto sinergico sono proporzionali alla bontà del suolo iniziale, ma eccellono in qualità ed intensità di sapori, inoltre aumentano esponenzialmente (seppur lentamente, negli anni) anche in quantità del raccolto.
E’ possibile creare qualcosa di simile a delle fioriere (fondamentale su terreni particolarmente rocciosi).. saranno costruite in legno e non avranno base (niente fondo, collegate al terreno sottostante) … prima si arerà o vangherà il terreno, poi si creerano le ”fioriere” alte circa trenta centimetri e larghe circa un metro e sessanta centimetri (esistono delle ”proporzioni auree” in matematica geometrica e numerologica, ma non so se sono state ancora applicate anche alle proporzioni di costruzione di tali ”fioriere”) … le ”fioriere” verranno subito ricoperte di paglia o compostaggio (dopo la semina) per i motivi detti prima.
La paglia in particolare, decomponendosi, produce miceli (filamenti vegetali, agglomerati filiformi di funghi) che proteggono le piante coltivate da vari aggressori microbiologici.
La cellulosa contenuta nella paglia, poi, costituisce un alimento o un apporto di carbonio per i microrganismi terrestri compatibili con la crescita delle piante e favorisce lo sviluppo di batteri benefici.
Per una coltivazione sinergica possiamo usare paglia di grano o di tutti gli altri cereali.
Se utilizzassimo paglia pressata, questa andrebbe aerata bene prima dell’uso, per evitare un eccessivo isolamento termico del terreno.
PER LA PACCIAMATURA PROTETTIVA (strato biodegradabile di protezione del suolo), oltre alla (1) PAGLIA, possiamo utilizzare anche:
(2) FOGLIE SECCHE: escludendo le foglie di eucalipto, che possono inibire lo sviluppo dei microrganismi, si possono usare tutte le foglie.
Foglie di rovere, castagno, quercia, noce, si possono utilizzare anche come pacciamatura, ma anch’ esse insieme a foglie di altri alberi.
Solo gli aghi di pino e di altre conifere sono in generale da evitare, salvo eccezioni (sempre mescolati con altri materiali e solo se non si dispone di altro materiale) come nella pacciamatura della fragola o in terreni con un pH molto basico.
(3) CANNE: si utilizzano spezzettandole.
Anche diverse piante acquatiche come l’Enea e tutte le Typhaceae vanno bene.
Si raccolgono una o due volte l’anno quando sono verdi o quando sono già adulte e (solo se) secche.
(4) CARTA: meglio se lasciata all’ aperto (meglio se mista ad altri materiali) per un certo periodo prima della frammentazione e posa in opera finale, e meglio se di pura cellulosa, senza additivi chimici o coloranti.
In Europa solitamente possiamo anche utilizzare la carta dei quotidiani tagliata in strisce (utilizzando le tagliadocumenti da ufficio : macchine per la distruzione di documenti che tagliano la carta in piccolissime striscie), dal momento che l’inchiostro dei giornali dei paesi OCCIDENTALI NON contiene piombo.
Però bisogna evitare carte colorate o brillanti come quelle delle riviste, perchè contengono metalli pesanti e sono tossiche per l’ uomo.
(5) SEGATURA: in estate viene regalata dalle industrie della lavorazione del legno, ma bisogna fare attenzione che non provenga da legname trattato o incollato.
Se vogliamo spendere in sicurezza, anche il pellet (combustibile recente per stufe ottimizzate a doppia combustione), essendo costituito da legname pressato garantito come NON TRATTATO, dovrebbe essere un buon pacciamante, ma va prima triturato e lasciato all’ aperto a riprendere la sua forma naturale.
Per evitare che le piante soffrano di carenza d’azoto, e’ bene distribuire la segatura fresca stesa anche dove si cammina, sui percorsi lasciati liberi per il passaggio dei coltivatori (o dei visitatori dell’ orto sinergico), in modo che subisca una prima decomposizione, evitando di depauperare il terreno dall’ azoto, e dopo un anno, a segatura scura, la si potrà aggiungere alla pacciamatura dell’aiuola.
(6) ALTRI MATERIALI COMPATIBILI: per esempio PICCOLI RAMI raccolti nei boschi o piccoli scarti del legname, (sterpaglie di bosco, di siepi, di piante potate) scarti di produzione della viticoltura triturati, ed in certi casi anche residui di noccioli di ulivo dei frantoi, comuni CARTONI, nonostante siano trattati con vari tipi di colla, e persino piume e lana di pecora.
Mischiare i materiali garantisce sempre di non eccedere negli eventuali errori di posa in opera!
Per
quanto riguarda l’ irrigazione a goccia troveremo in commercio diversi tipi di
tubi con gocciolatoi molto complicati che, oltre a costare tanto, a lungo
termine subiscono l’ ostruzione degli ugelli per i depositi di calcare o le
impurità contenute nell’acqua.
Pur essendo di buona qualità tali attrezzature sono infatti studiate e
realizzate essenzialmente per l’agricoltura chimica ciclica, dove ogni volta
che si cambia coltivazione, tubi e gocciolatori vengono rimossi e puliti con
acidi.Per una permacultura (permanente) sinergica (armoniosa) sono più utili i tubi in polietilene, a bassa pressione e non forati: sono molto più economici oltre che più adatti.
Per dare acqua alle ”fioriere senza fondo” sinergiche e’ consigliabile utilizzare tubi da 12mm ai 16mm di diametro che, una volta forati, vanno fatti correre a 10cm dai bordi alti delle aiuole, e fissati al terreno con forcine di metallo.
I fori, alla distanza di 20-30cm tra loro, possono essere praticati con un sottile chiodo arroventato o un trapano con punta 1.5-2mm, vanno rivolti verso il basso e posti sotto la pacciamatura (con due prese d’acqua in ognuno degli estremi dell’aiuola o, se le dimensioni della superficie da irrigare e la pressione dell’acqua lo consentono, vanno posti a circuito chiuso).
Per ogni giuntura-attacco idrico porremo una valvola per il controllo del flusso dell’acqua dal tubo principale di diametro maggiore, che farà da portante per tutti i tubi forati più piccoli posti sopra alle aiuole.
Una volta installati, i tubi per l’irrigazione a goccia resteranno in loco permanentemente, ed in caso di otturazioni basterà semplicemente rifare altri fori. Se il campo e’ in discesa sarà bene stabilire sezioni di irrigazione, magari consultare anche un esperto in idraulica per evitare problemi futuri.
Sarebbe meglio non usare acqua corrente in modo da poter annaffiare a temperatura ambiente (anche se l’ acqua corrente dinamizzata potrebbe essere utile ad energizzare le forme di vita vegetali).
I sistemi di annaffiamento tradizionale (con l’ annaffiatoio per zone tipo ”aiuole rialzate” o col tubo per zone più grandi) sono meno efficaci del sistema ”a goccia” perchè accelerano la decomposizione della pacciamatura, oltre che dilavare sostanze nutritive dalle foglie e a volte anche dal terreno, sprecando poi molta acqua inutilmente.
Ricordiamoci di porre la pacciamatura dopo la semina, oppure di affrettare la semina subito dopo la pacciamatura.
Il periodo migliore per semine e trapianti e’ indubbiamente la primavera, ma anche l’autunno può andare bene.
Bisogna saper osservare ed interagire con i ritmi della natura per collaborare con essa… badiamo al clima anche nella semina, e chiediamo consiglio ai contadini vicini che conoscono le specifiche cronotopiche del luogo (quali periodi e quali piante sono migliori … per quale zona di terra, più o meno ricca chimicamente o più o meno riparata dal sole, o dal vento, anche se nel nostro caso la pacciamatura e la coltivazione sinergica ci avvantaggia molto e rendono la geomorfia dei luoghi quasi equivalente).
Il terreno
ha bisogno primariamente di RADICI per stare bene, quindi SE IL NOSTRO ORTO E’
PRONTO, NON ESITIAMO A SEMINARE o trapiantare, anche se il periodo non sembra
ottimale, oppure volendo possiamo utilizzare le Piante Pioniere come la Senape
Bianca, LE PIANTE DA FORAGGIO, LE COSTE, LE CICORIE, ecc ecc, che si adattano
più di altre a suoli poveri e permettono di MIGLIORARLI con la semplice e sola
loro presenza.
Il manto artificiale-naturale della pacciamatura tende ad imitare la natura,
invece di modificarla: il terreno sano in natura e’ sempre coperto.. un manto
verde per la prateria, una copertura di foglie nel bosco .. solo nelle zone
percorse da molti animali o dall’ uomo la terra naturale diventa nuda (spoglia
a causa del calpestio).La nostra pacciamatura incoraggia, tra gli altri organismi utili, i LOMBRICHI, che, resi più attivi dalla nostra protezione, aiutano il terreno ad arieggiarsi in modo sostenibile (senza bruciare tutte le forme di vita anaerobe come con l’ aratura) e ad arricchirsi grazie ai loro escrementi, prezioso nutrimento chimico-minerale per le piante.
Lo spessore ottimale della pacciamatura potrà essere ancora migliore se adeguato dinamicamente ad ogni stagione (in inverno di spessore maggiore) ad ogni momento produttivo dei vegetali presenti (prima di seminare o trapiantare piantine in primavera, si apriranno dei piccoli varchi nella pacciamatura, per permettere al terreno di assorbire raggi solari e scaldarsi prima di ricevere i semi, poi la pacciamatura sarà mantenuta rada ed arieggiata finché le piantine non si saranno sviluppate abbastanza, per poi intensificare di nuovo la pacciamatura in estate se il sole sarà troppo intenso ed il terreno caldissimo) ed al tipo di vegetali (ad esempio porri e carciofi richiedono una copertura maggiore di quella richiesta per le varietà di insalata).
Alla posa in opera iniziale della pacciamatura e’ consigliabile innaffiare subito, per favorire la sua aderenza al terreno.
Come detto prima alcune erbe infestanti durante la crescita potranno essere rimosse o sfoltite (deradicate dolcemente solo se incompatibili con una specifica verdura) e nel raccogliere i vegetali coltivati si eviterà l’ eradicazione (o si praticherà l’ eradicazione delicata nel caso di tuberi commestibili).
Per
combattere l’ esplosione demografica di alcuni parassiti indichiamo
suggerimenti erboristici (ma nell’ orto sinergico ben tenuto NON e’
assolutamente necessario) :
- Macerato d’ Ortica(eventualmente anche con Equiseto) per
combattere le infestazioni di afidi o di ragnetto rosso su: fagioli, piselli,
fragole ecc.- preparati a base di Quassio che agiscono per ingestione determinando nei parassiti un breve periodo di inappetenza e la successiva morte in 2-3 giorni.
Agiscono contro la cavolaia e tutti i bruchi in genere, mentre sono totalmente innocui per gli insetti predatori, gli animali a sangue caldo, l’uomo.
- alternando Propoli in soluzione ammoniacale con propoli in Soluzione Idroalcoolica si evitera’ il proliferare di: cocciniglie, afidi, tignole, carpocapsa, minatori fogliari, ragnetto rosso, vari altri parassiti animali prevenendo malattie fungine come ruggine, ticchiolatura, monilia, oidio.
La somministrazione in questo caso va effettuata dopo la cascola naturale dei frutticini (ancora verdi) degli alberi, che si verifica generalmente 20-25 giorni dopo la caduta dei petali, ed eventualmente dopo l’ asportazione manuale dei frutti deformi, troppo ammassati, rovinati o gia’ beccati dagli uccelli (tale selezione non fa parte della strategia sinergica, ma potrebbe comunque essere in armonia con i bisogni naturali della pianta).
Un altro elemento ”polivirtuoso” di un orto sinergico e’ quello di costruire ripari per gli uccelli e luoghi naturali dove nidificare al meglio (gli uccelli aiutano a ridurre la quantità di insetti dannosi nell’ orto).
Il coltivatore deve agire come UNO SCIENZIATO CHE COLLABORA CON LA NATURA e cerca di imitarla!
Secondo me sarebbe bene anche ORGANIZZARE UNA SERIE DI ESPERIMENTI SISTEMATICI sull’ interazione fra COPPIE di singole specie (e sottospecie) di piante, in quantità significative di eventi e soggetti osservati… tu hai tempo? perchè non lo fai e prepariamo insieme un piccolo libro (magari gratuito o ad offerta libera) per divulgare i risultati?
Man mano che troverò informazioni più precise sulle singole interazioni tra DUE tipi di vegetali le pubblicherò qui (mandatemele se le conoscete).
Tornando all’ argomento generale ricordo anche che piantando vegetali con tipi di radici diverse per forma e profondità, si agisce in armonia con la natura, senza chimiche artificiali o modifiche meccaniche del suolo, e si evita il compattamento del terreno che viene aerato dalle radici stesse.
Se, infine, vogliamo che il nostro orto sinergico sia pienamente permaculturale, ricordiamo di preferire il riutilizzo al riciclo (se usiamo vetro o altre sostanze riciclabili, proviamo ad usarle nella loro forma primaria, senza ”scomporle e ricomporle” sprecando energia, come avviene comunque nel riciclaggio, sciogliendo il vetro col calore e poi rimodellandolo), di usare ciò che l’ ambiente SPECIFICO ci offre facilmente (non materiali o piante provenienti da chissadove), informandoci e tramandando più possibile le tecniche tradizionali del posto dove operiamo… infine cerchiamo di fare in modo che sia anche visivamente BELLO, che ci trasmetta significati positivi, che ci stimoli emozioni costruttive, che unisca la creatività artistica alla saggezza naturale, in una risonanza reciproca.
brano
scritto da:
Bruglia
Bruno e-mail: riordinare@yahoo.it
domenica 1 luglio 2012
VIVI OLTRE LE REGOLE
. Dormi nuda e goditi il tuo corpo
. Se sbagli, smetti di colpevolizzarti e mortificarti. Farai meglio la prossima volta
. Vai alla ricerca della tua dimensione profonda, come un'esploratrice, anche se tutti ti dicono che rimanere sulla superficie è più sicuro
. Mangia assaporando il cibo pienamente, senza pensare solo come influirà sulla tua linea
. Se vuoi presentare una tua idea fallo, senza rimuginare su cosa gli altri penseranno
. Togliti le scarpe e cammina sentendo i fili d'erba che accarezzano le dita
. Scrivi i tuoi sogni su un diario e conservalo come un segreto speciale
. Non commiserarti. Non serve. Cerca invece dentro di te tutto ciò che di positivo e bello può emergere
. Lotta per la tua verità. Non ascoltare chi dice che c'è un modo giusto e uno sbagliato di fare le cose
. Se ti sembra di essere arrivata a un punto morto reiventa la tua vita
. Balla e muovi tutto il tuo corpo seguendo il tuo istinto
. Crea, crea e crea: un dolce, un pensiero, un disegno, un abito…fai sgorgare da te questa potente energia
. Regalati un bagno a lume di candela e celebra un momento tutto per te
. Osa…. tutto ciò che hai lasciato nel cassetto è perduto
. Ridi..anche senza un motivo. La vita merita di essere vissuta con il sorriso sulle labbra
. Cerca donne come te, unisciti a chi vuole vivere la sua vita senza sprecare il tempo per accontentare tutti eccetto se stessa
. Smetti di sentirti imperfetta, incapace, difettosa…sei splendida proprio così come sei ora
. Metti amore nella tua vita, in tutte le forme possibili: ama bambini, uomini, donne, animali, piante, progetti, desideri. Ama con passione, non risparmiarti
. Ama te stessa prima di tutti. Solo se sei nutrita dal tuo profondo avrai la forza di vivere in questo modo.
Simona Oberhammer – La via femminile
mercoledì 27 giugno 2012
C'è un mago dentro di noi....
C’e’ un mago in ognuno di noi, che vede e conosce tutto.
Cercalo e trovalo: questo e’ lo scopo della tua vita. Osserva il mondo
con innocenza, come un bambino, perché è l’unico modo grazie al quale il
mondo ha vita. I tuoi occhi danno vita a tutto cio’ che vedono.
Sii testimone vigile del tuo tempo. A volte costruiamo, senza
rendercene conto, delle barriere tra noi e la realtà. Anche se non è
facile, bisogna trovarle e abbatterle. Nomi, etichette e definizioni
sono limiti che ci sono imposti. Molti di questi limiti appartengono
solo al nostro corpo: ma noi siamo molto di più. Dai più ascolto ai tuoi
dubbi. Dietro ognuno di essi si nasconde un granello di coscienza e di
consapevolezza, che ti aiuta a capire chi sei veramente.
Metti
da parte l’egoismo e i ricordi negativi che ti allontanano dagli altri.
Cerca di dimenticare le vecchie immagini. Svegliati ogni giorno e guarda
tutto e tutti in maniera nuova. Il più raffinato dei lavori si realizza
nel puro silenzio. Ogni attimo fuggente di silenzio, senza pensieri,
desideri e sentimenti, è un faccia a faccia con noi stessi.
Finché avrai paura, non potrai amare veramente. L’amore dev’ essere
scoperto, liberato dagli starti di paura, ira ed egoismo che lo
incrostano. Dedica un po’ di tempo, ogni giorno, alla conoscenza di te
stesso. Fermati ed osserva il contenuto della tua mente. Sebbene molto
semplice, questo è uno dei passi più potenti verso il cambiamento.
Non farti imprigionare mai dai ruoli che ti hanno (o che ti sei) dato:
figlio, fratello, sorella, maschio o femmina, medico, avvocato, prete.
Cerca di essere fedele solo a te stesso.
Tu sei il mondo. Se
trasformi te stesso, anche il mondo in cui viviamo sarà trasformato. Non
inseguire la perfezione. Il discepolo incespica sempre, ma non cade
mai. Accetta l’incertezza. Mantenersi nelle certezze significa vivere
entro dei confini. Le cose di cui ci sentiamo sicuri hanno, in realtà,
nuove qualità da mostrare. Una forza universale mantiene in equilibrio
ogni cosa. Siamo tutti soggetti alla natura e dobbiamo avere fiducia.
Cerca sempre l’altra faccia dei disastri e delle perdite. Se vuoi
sentire l’amore come lo sente Dio, devi riempire ogni tuo vuoto. Si può
amare solo in uno stato di pienezza.
Immagina un avvenire
perfetto, il migliore che tu possa desiderare. Non agire mai sulla base
di rabbie passate, ma dei desideri per il futuro. Cerca la tua vera
natura, e non trascurare nessun indizio. Ogni volta che un indizio viene
riconosciuto, la vita ha sempre qualcosa in più da offrire.
Sii paziente con te stesso: il bene o il male lottano dentro di te, e ci
vuole tempo per ritrovare la propria unità. Il denaro non ha valore
spirituale: non e’ mai stato, e non lo sara’ mai, la porta del paradiso.
Apprezza la vita. E’ dalla sua silenziosa accettazione che arriva l’energia.
Deepak Chopra
Cercalo e trovalo: questo e’ lo scopo della tua vita. Osserva il mondo con innocenza, come un bambino, perché è l’unico modo grazie al quale il mondo ha vita. I tuoi occhi danno vita a tutto cio’ che vedono.
Sii testimone vigile del tuo tempo. A volte costruiamo, senza rendercene conto, delle barriere tra noi e la realtà. Anche se non è facile, bisogna trovarle e abbatterle. Nomi, etichette e definizioni sono limiti che ci sono imposti. Molti di questi limiti appartengono solo al nostro corpo: ma noi siamo molto di più. Dai più ascolto ai tuoi dubbi. Dietro ognuno di essi si nasconde un granello di coscienza e di consapevolezza, che ti aiuta a capire chi sei veramente.
Metti da parte l’egoismo e i ricordi negativi che ti allontanano dagli altri. Cerca di dimenticare le vecchie immagini. Svegliati ogni giorno e guarda tutto e tutti in maniera nuova. Il più raffinato dei lavori si realizza nel puro silenzio. Ogni attimo fuggente di silenzio, senza pensieri, desideri e sentimenti, è un faccia a faccia con noi stessi.
Finché avrai paura, non potrai amare veramente. L’amore dev’ essere scoperto, liberato dagli starti di paura, ira ed egoismo che lo incrostano. Dedica un po’ di tempo, ogni giorno, alla conoscenza di te stesso. Fermati ed osserva il contenuto della tua mente. Sebbene molto semplice, questo è uno dei passi più potenti verso il cambiamento.
Non farti imprigionare mai dai ruoli che ti hanno (o che ti sei) dato: figlio, fratello, sorella, maschio o femmina, medico, avvocato, prete. Cerca di essere fedele solo a te stesso.
Tu sei il mondo. Se trasformi te stesso, anche il mondo in cui viviamo sarà trasformato. Non inseguire la perfezione. Il discepolo incespica sempre, ma non cade mai. Accetta l’incertezza. Mantenersi nelle certezze significa vivere entro dei confini. Le cose di cui ci sentiamo sicuri hanno, in realtà, nuove qualità da mostrare. Una forza universale mantiene in equilibrio ogni cosa. Siamo tutti soggetti alla natura e dobbiamo avere fiducia. Cerca sempre l’altra faccia dei disastri e delle perdite. Se vuoi sentire l’amore come lo sente Dio, devi riempire ogni tuo vuoto. Si può amare solo in uno stato di pienezza.
Immagina un avvenire perfetto, il migliore che tu possa desiderare. Non agire mai sulla base di rabbie passate, ma dei desideri per il futuro. Cerca la tua vera natura, e non trascurare nessun indizio. Ogni volta che un indizio viene riconosciuto, la vita ha sempre qualcosa in più da offrire.
Sii paziente con te stesso: il bene o il male lottano dentro di te, e ci vuole tempo per ritrovare la propria unità. Il denaro non ha valore spirituale: non e’ mai stato, e non lo sara’ mai, la porta del paradiso.
Apprezza la vita. E’ dalla sua silenziosa accettazione che arriva l’energia.
Deepak Chopra
venerdì 8 giugno 2012
5-6 giugno 2012: IL VARCO PER L’ETERNITA’
20 maggio 2012: eclisse anulare di sole e terremoto nel Nord Italia, in una zona che molti consideravano sicura dal punto di vista sismico. Dal 19 maggio, terrorismo e mafia, crisi e scandali in Vaticano, crollo della politica. E’ la fine? Si, di una mentalità.
Intanto a Washington, l’incontro dei G8, con mogli e senza cravatta, ha fatto accordi sulla “crescita”: di cosa, del PIL? Noi vogliamo la felicità, il benessere di tutti e di tutto, esprimere i nostri talenti e non vogliamo pagare i debiti prodotti dalle grandi banche.
Gli eventi di questi giorni segnano la crisi definitiva e inesorabile del sistema. Basato su spread, PIL e speculazioni finanziarie, la sua crisi riguarda non solo economia e politica, anche la “conoscenza” che lo sorregge. Religioni, scienze, medicina, ecc. poggiano tutte su un pilastro sempre più vacillante, il potere temporale. Con la pretesa di rappresentare l’eternità, il Vaticano lo ha gestito così bene da far dimenticare che al tempo sono legati salari, mutui, debiti, perciò una vita afflitta dall’ansia e dalla paura della morte.
Nei Vangeli, si parla di Luce vera. Nessuna chiesa cristiana la cita più. Giordano Bruno ha indicato le sue note e annunciato la sua scoperta avvenuta nel secolo scorso e premiata con vari Nobel. E’ una FORZA che unisce due campi già prima conosciuti: nucleare debole ed elettromagnetico. Chiamata con un nome difficile – elettrodebole – nessuno ha considerato che fosse quella che “dà vita a infiniti mondi” come sosteneva Bruno. Eppure è l’unica che opera su vari generi di materia e di anti materia, dimostra la fisica, ed è anche l’unica, che comprende una LUCE nucleare con tutte le note della Luce vera. “In questo mondo, ma non di questo mondo”, è il lato luminoso, invisibile, ma sensibile, è la VITA che preme per l’evoluzione e sta crescendo con effetti imponenti, ci offre l’energia necessaria per usare tutto il cervello e non solo la mente minore, vincolata alla vista e al lato oscuro: il campo elettromagnetico. Afflitta dal bipolarismo, tipico di questo campo illusorio, la mente minore crede reale solo ciò che vede, cioè una percentuale infinitesima di tutta la massa/energia calcolata. E’ una piccola porzione del cervello, quella però dominante, “educata” a credere nella divisione tra bene e male e, quindi, al nemico di turno; ha bisogno di aderire a filosofie, ideologie o “spiritualità” e non si interroga sul vero mistero: la materia nucleare.
Non appena avvenuto il terremoto in Emilia, si è scatenata la rete, cioè la mente minore che cerca colpevoli e, tra questi, il solito progetto H.A.A.R.P. l’insieme di antenne installate dagli USA al Polo Nord. Chi lo fa ignora che il campo elettromagnetico ha energia molto bassa e non certo sufficiente a provocare terremoti. H.A.A.R.P. ha una funzione nefasta, ma non quella che si vuole credere: crea un campo magnetico artificiale e così sostituisce quello naturale che si sta allontanando dai poli e così potrebbe svelare le astronavi e cioè un futuro sempre esistito. Con le antenne si evita la rivelazione che siamo afflitti da una gigantesca illusione ottica. Non invito a credermi ma a verificare che cosa effettivamente osserva la scienza: quasi niente. La realtà non è quella che vediamo, ma quella che sentiamo con la nostra MENTE SUPERIORE. E’ la porzione più cospicua del cervello, composta di cellule che non usano l’elettricità e quindi non sono afflitte dal bipolarismo. La MENTE SUPERIORE è, ormai a giudizio unanime, la sede della coscienza; sensibile a eros ed emozioni, nutre e supporta la mente minore e potrebbe dirigere l’armonia dell’interno sistema nervoso, se questa non fosse “educata” a controllare le emozioni e a dividerle dall’eros. Se la MENTE SUPERIORE usa la LUCE vera, come propongo, è in comunione naturale con gli infiniti universi paralleli, sempre sognati e ora calcolati, può percepire gli infiniti mondi intelligenti finora nascosti dal “velo dell’illusione”, il lato oscuro, il campo elettromagnetico.
“I morti risorgeranno” scrive Giovanni nell’Apocalisse. Non sono certo i cadaveri, ormai ridotti in polvere, che riprendono vita. E’ l’uso cosciente della propria MENTE SUPERIORE che ci consente di percepirli e di riconoscere che sono vivi e senzienti; i loro corpi sono fatti di materia oscura che non riflette la luce elettromagnetica. Molti hanno ora sogni e sensazioni, contatti, che svelano le abilità della propria MENTE SUPERIORE. Secondo me, sta per cominciare la grande avventura che ci porterà a scoprire chi siamo e che gli eventi ci aiutano a intravedere.
Il terremoto in Emilia ha coinciso con l’eclisse, l’allineamento tra sole, luna e terra. Pochi sanno che, durante le eclissi, la gravità e la rotazione della terra cambiano. Il fenomeno è noto come “effetto Allais”, osservato per la prima volta nel 1954 dall’economista francese, Maurice Allais, che poi ha vinto il premio Nobel per l’economia nel 1988. Un mero caso? Per me è un indizio che la “crisi” è il preludio alla rivelazione annunciata da millenni: la realtà apparente è una matrix, una scuola virtuale dominata dal lato oscuro – il campo elettromagnetico – dove possiamo imparare a usare il lato luminoso e così scoprire che siamo immortali.
Le due discipline – economia e gravità – sembrano slegate e, invece, sono legate da un’idea falsa: il “valore” della moneta, il grande bluff al quale diamo credito e che così rendiamo reale. Per l’economia è una convenzione, decretata dal Fondo Monetario Internazionale e, per la scienza, è la massa di un corpo, definita come rapporto rispetto a una massa campione. Il fatto è che tutte le masse, incluse quelle dei nuclei atomici che compongono qualsiasi corpo, stanno cambiando; si sta innescando una nuova relazione tra la materia nucleare e quella FORZA fulminea e straordinaria che è la LUCE vera. E’ in atto l’alchimia organica, nota anche come resurrezione del corpo, che ci consente di liberarci da tutti i vincoli, tra i tanti, anche la gravità.
Cito una testimonianza: “Il boato e il movimento della terra sono stati micidiali, tutti siamo corsi fuori spaventati. La sensazione fisica è stata di “distacco” e senza la gravità…” Urge la coscienza che la “conoscenza” è afflitta da una colossale ignoranza: il ruolo cruciale della VITA ETERNA. E’ una FORZA che, come tutte le forze universali, è indipendente dal tempo e dallo spazio e, quindi, eterna. Se è la LUCE nucleare Z, come sostengo, la VITA si manifesta attraverso gli organismi, in particolare quelli umani che possono sentirla come COSCIENZA, esprimerla come etica, libertà individuale, benessere, prosperità e armonia collettiva. Questa LUCE nucleare è un flusso imponente di particelle (bosoni Z) che ci penetrano e con le quali siamo quindi in comunione naturale, senza alcun bisogno di presunti rappresentati di Dio o di maestri spirituali. I leader politici sono utili se e solo se sono capaci, onesti, lavorano per il bene comune e non per gli interessi di poche, grandi banche; se pontificano, che vadano a casa, ne abbiamo avuto abbastanza.
Il 6 giugno 2012 c’è l’allineamento tra Venere, Terra e Sole, evento che può segnare l’inizio della grande avventura predisposta dalla VITA: IL BALZO NEL FUTURO. E’ la rivelazione del colossale inganno: il potere temporale e cioè l’idea che esista un unico tempo, alieno e immutabile da cui dipendono le attività sociali, i salari, i debiti, i mutui ecc. Nessuno sa che cosa è il tempo. E’ relativo ed elastico, ha dimostrato Einstein; non è unico, dicono le teorie post relativistiche. Ci sono tanti tempi, ognuno con un ritmo che dipende dalla velocità di rotazione, a sua volta, effetto della relazione con l’unica FORZA, la LUCE nucleare che può cambiarla in nano secondi.
Che cosa rappresenta questo allineamento? Un varco per l’eternità, secondo me. La superficie della Terra gira in senso anti orario e, per noi qui inchiodati, tutto procede in verso opposto cioè orario, dal passato al futuro. La superficie di Venere, invece, gira in senso orario e per i “suoi” osservatori, tutto va dal futuro al passato. I “suoi” osservatori potrebbero essere quelli che chiamiamo “morti” e che invece sono vivi, solo spogli dell’abito – il corpo fisico – fatto di materia “normale”, l’unica che possiamo osservare tramite il solito “velo”, il campo elettromagnetico. L’allineamento può rivelare l’eterno presente. Io sento che è legato a Roma.
Venere è, per il mito, la genitrice di Roma, la dea della bellezza e dell’amore, della sessualità condizionata per millenni dalla paura del giudizio di un Dio che, prima, l’avrebbe creata e, poi, l’ha proibita. Possiamo capire che la chiave del “potere” sta nel dividere l’eros dalla psiche, evitare l’uso cosciente della MENTE SUPERIORE, sensibile alle emozioni e indipendente dal bipolarismo. E’ l’opportunità per acquisire una percezione nuova, non più limitata al solo campo elettromagnetico – il lato oscuro – ma capace di usare anche la LUCE nucleare che ci lega a infiniti universi vivi e intelligenti e ci dona la coscienza dell’immortalità.
Gli eventi di maggio indicano un bivio tra chi crede ancora alla lotta bipolare, funzionale al potere e chi, invece, si rende conto che è una commedia, giunta ormai alle ultime battute. La VITA non fa elezioni, fa selezione, in fondo un’auto-selezione, una scelta tra due modi diversi di percepire. Quello vecchio usa solo la mente minore che si agita tra memorie false del passato e l’ansia per il futuro. Il modo nuovo opera nel presente, coltiva l’armonia tra eros e psiche, partecipa con gioia ed entusiasmo alla grande avventura predisposta dalla VITA.
La scelta tra i due modi è individuale e libera, dipendente solo dalla propria volontà.
P.S. Alcuni mi scrivono che il problema è il Carbonio 12, marcato dal numero della bestia 666, perché ha 6 elettroni, 6 protoni e 6 neutroni. La soluzione è il Carbonio 7 (6 protoni e 1 neutrone) secondo loro, un passaggio che richiede l’alchimia. Bene, sono contenta che si confermi ciò che si sta ripetendo da secoli, cioè che serve l’alchimia, ma contare i neutroni è difficile e inutile: per percorrere la via, l’alchimia, contano le sensazioni, le emozioni e la loro comprensione.
Giuliana Conforto
Chi è Giuliana Conforto?
Astrofisica prima, docente di meccanica
classica e quantistica poi, oggi dedita all’evoluzione e alla
liberazione del genere umano, Giuliana Conforto snida gli inganni che
stregano la mente umana e la rendono succube di un sistema politico
iniquo, una videocrazia che è diventata una debitocrazia. Con
emozione, impegno rigoroso e mente scerna, penetra le pieghe nascoste
che animano il mondo e il suo scrigno segreto: la materia
nucleare. Spaziando su varie discipline contribuisce alla nuova
cultura, centrata sull’essere umano maturo per il grande
risveglio.
Per favorirlo propone la Fisica Organica che non è una teoria, ma l’uso pratico della Forza, la VITA. E’ la forza nucleare debole, risorsa intelligente e salutare, di cui tutta la “conoscenza” ignora gli effetti benefici sugli organismi. Il suo uso consente la cognizione diretta, integra le funzioni del cervello, svela realtà già dette da grandi saggi – Socrate, Pitagora, Giordano Bruno, ecc. – e le ripropone in una prospettiva che consente di comprendere gli eventi “misteriosi” in atto. Si dissocia in modo netto da certa “spiritualità” fatta di parole vane e slogan senza senso.
Tra le sue scoperte la FONTE DELLA VITA il vero Sole al centro della Terra che sta evolvendo e liberando la mente umana dalle memorie finte con le quali siamo “educati”.
Un’altra sua scoperta è il grande inganno della scienza, il campo elettromagnetico, alla base di una tecnologia che non serve al benessere del genere umano, ma piuttosto alla videocrazia in auge, fondata su un orizzonte culturale finalmente in… dissoluzione.
Per favorirlo propone la Fisica Organica che non è una teoria, ma l’uso pratico della Forza, la VITA. E’ la forza nucleare debole, risorsa intelligente e salutare, di cui tutta la “conoscenza” ignora gli effetti benefici sugli organismi. Il suo uso consente la cognizione diretta, integra le funzioni del cervello, svela realtà già dette da grandi saggi – Socrate, Pitagora, Giordano Bruno, ecc. – e le ripropone in una prospettiva che consente di comprendere gli eventi “misteriosi” in atto. Si dissocia in modo netto da certa “spiritualità” fatta di parole vane e slogan senza senso.
Tra le sue scoperte la FONTE DELLA VITA il vero Sole al centro della Terra che sta evolvendo e liberando la mente umana dalle memorie finte con le quali siamo “educati”.
Un’altra sua scoperta è il grande inganno della scienza, il campo elettromagnetico, alla base di una tecnologia che non serve al benessere del genere umano, ma piuttosto alla videocrazia in auge, fondata su un orizzonte culturale finalmente in… dissoluzione.
martedì 5 giugno 2012
Transito di Venere: domani mattina l'atteso passaggio davanti al Sole
Ormai ci siamo. Domattina si verificherà l'atteso transito di Venere davanti al disco solare. Un evento che ha luogo una volta ogni secolo. Un'occasione più unica che rara per noi. Il prossimo transito infatti sarà nel 2117.
In realtà, l'ultimo transito di Venere
era stato l'8 giugno del 2004, visto che il fenomeno si verifica in
coppie che distano tra loro 8 anni. Nel 2004, appunto e nel 2012.
Da cosa ha origine? Come ha spiegato l'Inaf, nel corso del suo moto di rivoluzione, ossia durante la rotazione attorno al Sole, Venere
viene a trovarsi periodicamente tra il nostro pianeta ed il Sole.
Tuttavia, a causa della diversa inclinazione delle orbite, il preciso
allineamento avviene molto raramente.
Cosa vedremo? Dall'Italia il fenomeno sarà visibile tra le 5.45 e le 6.45.
Un puntino nero attraverserà la parte inferiore del Sole.
Sfortunatamente, rispetto ad altri paesi riusciremo a vedere soltanto
gli ultimi due contatti del passaggio di Venere sul disco solare. Ecco la simulazione di cosa accadrà la mattina del 6 giugno a Palermo e a Sidney (guarda il video).
Nel resto del mondo.
Il transito durerà in alcune zone quasi per 7 ore di luce, iniziando
alle 03:09 ora del Pacifico. Negli Stati Uniti, ad esempio, sarà ben
visibile al tramonto. Va però ricordato che è bene proteggere gli occhi
attraverso una superficie scura prima di guardare direttamente il Sole,
non solo perchè la luce accecante non permetterà di vedere Venere, ma
soprattutto per una questione di sicurezza.
Dal 18esimo secolo i transiti di Venere hanno guadagnato l'attenzione degli scienziati. L'astronomo Edmund Halley osservando
uno di questi fenomeni capì che grazie ai transiti sarebbe stato
possibile calcolare le distanze tra i corpi celesti.
La Nasa. Anche in quest'occasione l'evento sarà interessante per gli scienziati. Alla Nasa ad esempio si utilizzerà la luna come specchio in modo tale che il telescopio Hubble non guardi direttamente verso il sole,
ma possa comunque catturare la luce solare riflessa e isolare la
piccola frazione della luce che passa attraverso l'atmosfera di Venere.
E a Palermo Venere si osserverà...in bici. Il
Coordinamento Palermo Ciclabile–FIAB, in collaborazione con l'Istituto
Nazionale di Astrofisica ha organizzato una pedalata per raggiungere il
Foro Italico ed osservare l'allineamento. L'evento si chiama “Pedali all’Alba”. L'appuntamento sarà il 6 giugno alle ore 05:00 a piazza Castelnuovo, dove l'Osservatorio
Inaf metterà a disposizione dei partecipanti un telescopio rifrattore
con obiettivo da 100 mm che produce immagini proiettate su uno schermo,
un binocolo astronomico con obiettivo da 100 mm e ingrandimento 20x
dotato di filtri solari. Ai presenti verranno distribuiti degli
occhialini solari per osservare lo spettacolo in sicurezza.
Buona visione!
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