Condivido con voi un articolo che ho scritto per il sito di una mia amica.
domenica 6 ottobre 2013
RITUALE CON IL LABIRINTO
Penso che chiunque abbia frequentato il mio blog sappia che il labirinto è una parte dominante della mia vita..
Condivido con voi un articolo che ho scritto per il sito di una mia amica.
Condivido con voi un articolo che ho scritto per il sito di una mia amica.
Premesso che per me
labirinto vuol dire libertà, nel senso che ognuno può percorrerlo come, quando
e dove vuole, indicherò il rituale cheho fatto insieme ai miei amici in occasione
della V Giornata Mondiale del Labirinto indetta da The Labyrinth Society ill 4 maggio scorso.
Il labirinto è un prezioso
strumento di meditazione che rappresenta il ventre della Madre e che è un
archetipo antichissimo utilizzato sin dalla preistoria in ogni parte del mondo
con scopi diversi, ma sempre legati alla spiritualità.
Non starò a parlare del
suo significato o di altro perché molto è stato scritto.
Il mio “rituale” si
riferisce al labirinto classico cretese.
Il seguente rituale si può
effettuare sia singolarmente che in gruppo e si riferisce a un labirinto a
terra.
1)
Cerca un luogo
dove rilassare la mente, aprire il cuore e pensare a come percorrere il
labirinto: pregando, chiedendo qualcosa, semplicemente percorrendolo, meditando
(è una meditazione camminata), ecc. Prendi qualcosa da offrire quando sarai
arrivato al centro: un sassolino, un fiore, quello che vuoi.
2)
Inizia il
viaggio fermandoti all’entrata del labirinto. Fa tre respirazioni profonde:
mentre inspiri senti che dalla tua testa partono dei rami che vanno verso il
cielo; mentre espiri senti che dai piedi partono delle radici che penetrano
profondamente nella terra. Ora che sei radicato focalizzati sull’intento del
percorso. Alcuni si inginocchiano o congiungono le mani o allargano le braccia,
tu fa quello che vuoi.
3) Inizia a camminare al passo che vuoi. Pensa a
ciò che hai deciso mentre vai fino al centro.
Guarda il paesaggio che ti circonda e lasciati prendere dalla bellezza
della natura. Le circonvoluzioni a 180° a destra e a sinistra stimolano
entrambi gli emisferi cerebrali quindi ti sentirai più “presente” e più
ricettivo.
4)
Arrivato al centro lascia la tua offerta e
soffermati quanto vuoi: sei nel
“qui e ora”.
5)
Riprendi la
via del ritorno. Pensa alle sensazioni che hai provato finora e a cosa porterai
con te dopo questo percorso.
6)
Arrivato alla
fine fermati e ringrazia; come all’inizio, puoi inginocchiarti, congiungere le
mani, allargare le braccia o fare ciò che vuoi. Fa tre respiri profondi
sentendo a ogni inspirazione che le radici salgono e tornato ai tuoi piedi e a
ogni espirazione i rami scendono e tornato nella tua testa. Torna alla vita.
7)
Cerca un posto tranquillo e goditi le sensazioni che provi.
Se si è in gruppo, quando
tutti avranno percorso il labirinto, creare un cerchio per la condivisione dove
ognuno con massimo tre parole esprime ciò che il labirinto gli ha dato.
Consiglio chiunque voglia
provare e non abbia a disposizione né un labirinto a terra né un finger labyrinth
di scaricarlo da questo link: http://www.lessons4living.com/Finger%20Labyrinth.PDF oppure di disegnarlo seguendo quest’altro
link: http://www.lessons4living.com/drawing.htm.
In questo caso, come in
ogni meditazione, trova un luogo tranquillo, accendi se vuoi delle candele. Non consiglio
la musica di sottofondo perché penso che distragga l’attenzione da ciò che ci
vuole dire il labirinto.
Concentrati sullo scopo
del “viaggio” che non deve essere necessariamente importante, soprattutto la
prima volta si può semplicemente provare per “sentire” cosa si prova.
Centrati con tre
respirazioni, come indicato precedentemente.
Quando percorri un finger
labyrinth usa un dito della mano non dominante (se si è mancini la destra, se
si è destrorsi la sinistra). Se hai un finger labyrinth in cui il percorso è
scavato nel legno o in altro materiale o è delimitato da sassi o altro procedi
a occhi chiusi. Questo permette di
lasciar andare completamente la mente e
di concentrarsi sull’intuizione lasciando dominare la parte sinistra del
cervello.
Procedi come vuoi: lentamente o più veloce verso il centro
pensando all’obiettivo che ti sei prefisso.
Giunto al centro soffermati
a sentire le sensazioni provate e ripercorri il labirinto verso l’uscita.
Arrivato alla fine del
percorso ringrazia e con tre respiri profondi torna alla vita.
Se invece vuoi disegnarlo,
la prima parte è sempre uguale (soffermarsi prima di iniziare a disegnare
facendo tre profonde respirazioni e pensando allo scopo del “viaggio”).
Secondo Sig Lonegren del
sito http://www.geomancy.org la costruzione di un labirinto è una lezione
di geometria sacra. Se lo disegni con il
cervello e non con la mano non riesci a capire di cosa si tratta. Sig consiglia
di disegnarlo almeno 10 volte fino a quando si arriverà a farlo senza pensare e
ciò vuole dire che starai usando in modo bilanciato sia l’emisfero destro che
quello sinistro del cervello.
Che lo percorri a terra,
finger o lo disegni ti accorgerai di provare sempre sensazioni diverse.
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